16 Maggio 2023
05:00
La Regione torna ad Acqui per la riapertura delle Terme e illustra le misure a sostegno del termalismo
ACQUI TERME – Ad Acqui lunedì hanno ufficialmente riaperto le terme e per l’occasione è tornato nella città termale anche il Governatore del Piemonte, Alberto Cirio, insieme agli assessori al Turismo, Vittoria Poggio, e all’Agricoltura, Marco Protopapa e al Vice presidente della Regione, Fabio Carosso. Gli esponenti della Regione sono stati accolti dal sindaco di Acqui Terme, Danilo Rapetti, e proprio a Palazzo Levi hanno spiegato i dettagli della misura di sostegno al termalismo che mette in campo un milione di euro per la “ripartenza di un settore che, più di altri, ha subito uno stop prolungato a causa della pandemia”, hanno sottolineato da Palazzo Lascaris.
In particolare, 800 mila euro sono destinati a un contributo una tantum a fondo perduto (nel rispetto del de minimis) a favore delle realtà concessionarie delle fonti termali di tutto il Piemonte, per il supporto delle attività ordinarie, la promozione delle riaperture stagionali e il ripristino dei flussi turistici. Altri 200 mila euro, sull’esperienza di successo maturata con i Voucher Vacanza Piemonte sperimentati nel periodo Covid, saranno poi destinati a voucher utilizzabili dai turisti per la fruizione, a prezzi scontati, dei servizi offerti negli stabilimenti termali.
Tra i criteri previsti per accedere al bando la garanzia di apertura nel 2023 dei reparti di cure termali per almeno cinque mesi, anche non continuativi (almeno due mesi nei casi degli impianti situati oltre i 1000 metri, ovvero in zone montane che presentano maggiori difficoltà stagionali).
Come evidenziato dal Governatore Cirio, la riapertura della Terme di Acqui segna “l’approdo di un percorso condiviso che ha portato da un lato alla riapertura degli stabilimenti della città e più in generale alla valorizzazione del comparto termale piemontese di cui Acqui Terme è un tassello, ma non l’unico”: “Da qui si rilancia il valore del prodotto turistico termale di alta qualità: le nostre acque termali sono acque vere, che associano il benessere alla cura. Ed è una caratteristica che non tutti hanno, che qui è certificata dal coinvolgimento della azienda sanitaria locale e che noi dobbiamo valorizzare. La misura di sostegno al termalismo piemontese, destinata ai gestori degli impianti e ai turisti, va nella direzione di aggiungere le cure termali alla crescente vocazione turistica del territorio piemontese”.
Il Vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, ha evidenziato “la connotazione regionale della misura“, che riguarda un comparto quello termale di grande interesse anche per l’Astigiano: “Stazioni termali che in questi anni stanno investendo sul territorio e che potranno potenziare la loro offerta turistica”.
L’Assessore al Turismo, Vittoria Poggio, ha espresso la sua soddisfazione per la riapertura delle terme e per il lancio della misura, ad ampia a valenza regionale, che sostiene sia l’offerta sia la domanda con un voucher per i turisti e un contributo a fondo perduto per i gestori degli impianti.
Per l’Assessore all’Agricoltura, Marco Protopapa, la riapertura delle Terme rappresenta un volano per la città di Acqui, che ha oggi la possibilità di completare la sua offerta turistica già ricca grazie all’outdoor e all’enogastronomia.
Ovviamente soddisfatto anche il sindaco di Acqui Terme, Danilo Rapetti, che insieme al Presidente della Provincia, Enrico Bussalino, e alla proprietà, ha accompagnato i vertici della Regione durante la visita allo stabilimento termale di Acqui: “Oggi – ha spiegato Ravetti – è sancita la conclusione di un percorso che ci ha visto confrontare ma ci ha anche visti fermi nella ricerca di soluzioni senza mai abbandonare la strada del dialogo, e, al contempo, è stato dato l’avvio ad un iter di crescita per la Città e le sue Terme ”
La misura straordinaria da un milione di euro dedicata al termalismo è stata inclusa in un emendamento alla Legge di bilancio approvata dal Consiglio regionale ed è rivolta a tutte le 17 concessioni presenti ad oggi in Piemonte: sei in provincia di Alessandria (quattro ad Acqui Terme, una a Voltaggio e una a Vignale Monferrato), tre in provincia di Asti (ad Agliano Terme, Castelnuovo Don Bosco e Nizza Monferrato), tre in provincia di Cuneo (a Vinadio, Valdieri e Lurisia), una in provincia di Torino a Borgofranco di Ivrea e quattro nel VCO (a Bognanco, Premia, Crodo e Vanzone San Carlo).
Oltre a questo provvedimento la Regione Piemonte ha già previsto altri 150 mila euro a sostegno della ricerca di nuove fonti termali, a ulteriore valorizzazione di un comparto che storicamente rappresenta una delle tradizioni d’eccellenza del territorio.