Autore Redazione
giovedì
5 Novembre 2015
16:06
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Cronaca - Casale Monferrato

Il docu film “Aeternitas, la forza di chi combatte” in visione ad Alessandria [VIDEO]

Il docu film “Aeternitas, la forza di chi combatte” in visione ad Alessandria [VIDEO]

ALESSANDRIA – Le storie delle vittime dell’amianto a Casale Monferrato, la sofferenza ma anche la speranza e la voglia di reagire alle ingiustizie. “AeternitAS-La forza di chi combatte” è un docu film che racconta tutto questo. Ideato da Marco Balestra, studioso ed appassionato di storia delle religioni, e dal giornalista Roberto Cavallero, con la preziosa collaborazione del giornalista Errico D’Andrea in fase di montaggio, il docufilm ha come protagonista lo stesso Balestra che, scoprendosi malato del “mal d’amianto” (solo nella fiction!), inizia a ricostruire la storia dell’azienda Eternit, sorta nel quartiere Ronzone di Casale agli inizi del novecento e divenuta tristemente famosa per aver causato, negli anni, a causa delle fibre d’amianto e del cosiddetto “polverino”, il mesotelioma pleurico, malattia che purtroppo non da scampo e che, nella sola Casale, ha causato nel corso degli anni ben 1.800 morti.

Ecco che iniziano, quindi, una serie di interviste a persone simbolo della lotta all’amianto come Romana Blasotti Pavesi, presidente dell’Afeva (Associazione Familiari e Vittime dell’Amianto) per ben 27 anni e che a causa del mesotelioma ha perso tanti cari, Giuliana Busto, che ha perso un fratello, Giuseppe Manfredi, Giovanni Renda e a Bruno Pesce e Nicola Pondrano, il primo coordinatore dell’Afeva, il secondo ex operario Eternit ed ora presidente del Fondo Vittime dell’Amianto.
Ma al contempo Marco vuole sapere anche perché l’azienda dei magnati Schmidheiny e De Cartier, che ha ormai chiuso i battenti da almeno trent’anni e che è stata totalmente rasa al suolo, continua a mietere vittime rimanendone lui stesso coinvolto.

Si affronta, dunque, un percorso scientifico con le interviste alle dottoresse Daniela Degiovanni e Federica Grosso e alla docente universitaria Caterina Rinaudo, esperta in mineralogia dell’Università del Piemonte Orientale “Avogadro” di Alessandria. Un percorso più tecnico, con un’intervista a Claudio Trova dell’Arpa Piemonte sui metodi di bonifica ed un percorso spirituale, perché Marco si sente abbattuto, perché lui con l’Eternit non ha mai avuto niente a che fare eppure ne è rimasto “intaccato”.

In questo senso le risposte le cercherà in tre esponenti delle principali religioni monoteistiche, ebraismo, cattolicesimo e islamismo, i quali, ognuno a loro modo, proveranno a spiegargli perché si soffre e perché bisogna continuare ad avere fede, sempre e comunque.

L’ultimo “step” del percorso di Marco arriverà dalla consapevolezza di voler reagire, dal voler gridare “l’amianto uccide ma adesso la gente, ed io stesso, siamo pronti a combattere”.

Ecco dunque che si riaccende in lui la speranza e la voglia di denunciare le ingiustizie tanto che in un monologo finale, rivolto verso l’obiettivo che lo riprende, Marco concluderà dicendo “produrre amianto significa uccidere, importare amianto significa tradire”.

Dopo una prima anteprima, avvenuta a Casale il 23 settembre nella sede dell’Afeva, “AeternitAS-La forza di chi combatte” sarà proiettato ad Alessandria alla Circoscrizione Europista, ex Taglieria del Pelo, via Wagner 39, venerdì 6 novembre alle 20,30. L’ingresso sarà ad offerta ed i proventi saranno devoluti all’Afeva, in favore della ricerca sul mesotelioma.

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