Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, la progressiva carenza di Mmg è dovuta sia a errori di programmazione per garantire il ricambio generazionale, sia a politiche sindacali non sempre lineari. Le soluzioni ‘tampone’ attuate dal Governo e dalle Regioni servono solo a nascondere la polvere sotto il tappeto, senza risolvere la progressiva carenza.
Per risolvere il problema servirebbe dunque un approccio a più livelli che preveda una “adeguata programmazione del fabbisogno, tempestiva pubblicazione da parte delle Regioni dei bandi per le borse di studio, attuazione di modelli organizzativi che valorizzino il lavoro in team e piena implementazione della riforma dell’assistenza territoriale prevista dal Pnrr. Le previsioni dimostrano che i medici di famiglia saranno sempre meno nei prossimi anni e questo lascerà scoperti milioni di persone con conseguenze sempre più rilevanti per l’organizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale e soprattutto per la salute della popolazione“.