Autore Redazione
giovedì
1 Giugno 2023
05:55
Condividi
Cronaca - Alessandria

Fenomeno clochard: “In aumento costante dopo la pandemia. L’aiuto di tutti è fondamentale”

Fenomeno clochard: “In aumento costante dopo la pandemia. L’aiuto di tutti è fondamentale”

ALESSANDRIA – Stanno aumentando in redazione le segnalazioni di persone senza fissa dimora. Molti cittadini sono preoccupati per le loro condizioni e invocano aiuti per chi è meno fortunato. Questo allarme trova conferma anche in chi ogni giorno lavora in strada per fornire aiuti e sostegno. La fotografia esatta di quanto sta avvenendo la scatta Fabio Scaltritti della Casa di Quartiere, da anni impegnata nell’assistenza dei clochard e non solo. “Il fenomeno – spiega – è in sensibile e costante aumento, da quando è terminata la pandemia che ha fatto ripartire gli sfratti, per fare un esempio“. C’è stato un riallineamento alla situazione pre-covid, dunque, racconta Scaltritti, con una nuova crescita del disagio dalle due facce: sociale e psicologico. “Molte persone straniere con problemi psicologici spesso non sono in grado di affrontare con consapevolezza e autonomia il percorso di uscita dal processo di accoglienza: non riescono a stare dietro alle procedure che vuol dire, molto banalmente, difficoltà gravi nel rinnovare i permessi a causa delle difficoltà con la lingua italiana“. Il dramma è che queste persone non hanno persone cui affidarsi, con cui relazionarsi, chiedere consigli o aiuto e così finiscono per diventare dei fantasmi. Sono cittadini ,sia italiani che stranieri, senza una casa, documenti e ormai ai margini anche dei normali percorsi di cura.

Per fortuna in provincia di Alessandria questa situazione è costantemente monitorata e, aggiunge Scaltritti, “il territorio alessandrino è uno dei migliori servizi di assistenza piemontesi grazie alla regia della Caritas e al lavoro della Casa di Quartiere e di Coompany“. Questo però non mitiga un fenomeno di crescita delle persone in difficoltà, riscontrabile anche a Torino, Genova, Savona, continua Scaltritti. “Noi siamo sul campo tutti i giorni, ogni giorno, con un monitoraggio quotidiano, favorendo l’accesso, con il Cissaca, in strutture temporanee. L’acuirsi della presenza di persone lungo le strade è dato ora anche dalla chiusura del periodo di emergenza freddo e quindi molte realtà riducono i posti letto o chiudono i luoghi di accoglienza, rendendo più evidente il problema“. Oggi la rete solidale alessandrina assiste circa 140 persone e si avvale di un numero di persone cospicuo, sempre pronte ad aiutare chi è in difficoltà. Solo la Casa di Quartiere mette in campo 12 dirigenti, affiancati da 20 volontari stabili. “Ogni aiuto in più però – conclude Scaltritti – è utilissimo a cominciare da indumenti intimi, scarpe per uomo, sacchi a pelo, senza parlare di chi vorrà donare alcune ore del proprio tempo per venire a fare il volontario“.

Condividi