Autore Redazione
domenica
8 Novembre 2015
23:00
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Cronaca - Alessandria

Cassa integrazione in discesa del 20%. Il calo dell’alessandrino supera il dato regionale

Cassa integrazione in discesa del 20%. Il calo dell’alessandrino supera il dato regionale

PROVINCIA – Diminuiscono le ore di cassa integrazione in provincia. In base ai dati raccolti dalla Camera di Commercio di Alessandria, nel secondo trimestre del 2015 le ore autorizzate sono state  1.992.948, quindi  503.010 ore in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il calo percentuale, pari al -20%,  è più elevato della media piemontese (-11%) e si avvicina alla percentuale registrata a livello  nazionale (-23%).  La diminuzione di ore di cassa integrazione nel secondo trimestre dell’anno è stata in particolare determinata  da un calo complessivo delle ore autorizzate di CIG, soprattutto straordinaria (-28%) e ordinaria (-16%).

Un’analisi su un arco di tempo più ampio, dal 2013 al 2015, e sempre con riferimento al secondo trimestre dell’anno,  ha inoltre evidenziato una  decisa tendenza alla diminuzione  del totale ore CIG, determinata dalla flessione delle ore di CIG ordinaria e in deroga, con un andamento altalenante della CIG straordinaria.

 

 “La  cassa integrazione diminuisce,  e questo segnale – ha commentato il presidente della Camera di Commercio di Alessandria, Gian Paolo Coscia unitamente ai dati  in rialzo sulla consistenza delle imprese, sulla  produzione industriale e  soprattutto  sull’export, inizia a disegnare un quadro che tende alla ripresa”.

 “Come mia abitudine – ha aggiunto Coscia – mi piace unire entusiasmo a senso di realtà, per cui parlo di ripresa con cautela, perché i segnali positivi  dovranno  emergere con continuità in un periodo di tempo consistente, e questo lo vedremo, anche se occorrerà  tenere conto della recente revisione delle regole sugli ammortizzatori sociali, che potrebbe rendere non facile una comparazione con il passato.  Non posso però negare la vitalità che emana  dai  dati  economici:  i  nostri  imprenditori  rialzano  la  testa.  Spetta  ora  al  sistema  delle  Camere  di Commercio  continuare a  supportarli sulla  buona strada  intrapresa, come  fa da sempre e come, pur in una  fase di impegnativa transizione a realtà funzionalmente aggiornate, non ha mai smesso di fare”.

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