6 Giugno 2023
13:35
Al presidio Borsalino arriva il tennis in carrozzina per accelerare la guarigione dei pazienti
ALESSANDRIA – Il presidio riabilitativo Borsalino continua a rendere migliore il processo di guarigione dei pazienti e lo fa questa volta introducendo il progetto “Wheelchair Tennis”, in italiano tennis in carrozzina. Questa attività ha lo scopo di riconquistare nel tempo fiducia nel proprio corpo e nelle proprie capacità, migliorando l’autonomia non solo fisica ma anche psichica. Un’attività che vede coinvolti i pazienti che hanno subito traumi di rilevante importanza e che sono seguiti dalla struttura di Neuroriabilitazione diretta da Luca Perrero.
«Nei primi mesi successivi al trauma – ha spiegato Luca Cosentino, segretario della Ssd Volare e delegato provinciale del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) – le persone necessitano di ritrovare gli stimoli e la voglia nello svolgere attività fisica per recuperare il più possibile la propria mobilità e la fiducia in sé stessi, confrontandosi e mettendosi in gioco. Tutto questo può avvenire anche con l’utilizzo di eventuali ausili come può essere la sedia a rotelle. Con questo progetto si punta proprio a far trovare all’interno della pratica sportiva lo strumento per riconquistare sé stessi, la propria autonomia, sentirsi stimolati, ponendosi sempre nuovi traguardi dentro, e soprattutto fuori, dal campo di gioco. Grazie a questo bellissimo progetto, la Ssd Volare, in collaborazione con il CIP, ha potuto vincere un bando regionale e ottenere così due carrozzine scuola da tennis da lasciare in ospedale in comodato d’uso, con il fine di rafforzare e far crescere sempre di più il progetto stesso».
«Questa importante attività – ha sottolineato il direttore Perrero – è sempre svolta con il coinvolgimento del personale medico e dei fisioterapisti della struttura ed è diventata una parte integrante nel percorso riabilitativo, non solo fisico, dei nostri pazienti ricoverati in day hospital o in reparto. Un progetto che unisce in sé più aspetti e che, attraverso lo sport e lo svago, permette in una prima fase di recuperare alcune funzionalità e in seconda battuta di far vivere ai pazienti un’esperienza che guarda alle future possibilità e prospettive di integrazione sociale».
Durante le lezioni ci si sofferma soprattutto su alcuni argomenti base del Wheelchair Tennis, come la carrozzina da tennis e il materiale tecnico, la coordinazione e i tempi nel colpire la pallina oppure la posizione in campo e l’uso della carrozzina sportiva.
Questa disciplina ha visto il suo debutto nel 1976 negli Stati Uniti e da allora ha avuto un rapido sviluppo, sino a divenire uno degli sport in carrozzina più diffusi. La società sportiva dilettantistica no profit Volare ha fatto di questo sport il suo punto di forza, arrivando a organizzare dal 2011 ad oggi oltre cento raduni di tennis in carrozzina tra Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta.