9 Giugno 2023
09:34
“C’era una volta un boschetto”: la delusione dei cittadini per nuovi alberi persi
ALESSANDRIA – Da diversi giorni, nella zona D3 ad Alessandria, si sta preparando il terreno per un nuovo insediamento industriale. Il progetto rientra in un “Piano esecutivo convenzionato (Pec)” definito “Ampliamento Zona D3 – Fase 4.0”. Un’operazione avallata dal Comune di Alessandria e che è funzionale a nuove strutture che insisteranno su una superficie particolarmente ampia, pari a 133mila metri quadrati di superficie complessiva di cui quasi 55mila coperti. Un intervento rilevante che prosegue il percorso di sviluppo della città ma che fa tornare al centro della discussione un tema molto caro ai cittadini: quello del verde.
Una lettrice infatti pur non contestando l’intervento, rileva un aspetto amaro relativo al metodo di lavoro di questi nuovi insediamenti. La lamentela parte dalla triste fine di alcuni alberi nel luogo in cui sorgeranno i futuri capannoni. “A vedere quegli alberi abbattuti e tagliati sto veramente male perché io son cresciuta qui e quel piccolo boschetto c’è sempre stato. Spostarli da un’altra parte era molto oneroso sicuramente ma d’altronde se continuiamo a distruggere alberi che terra consegneremo ai nostri figli e nipoti? Con tante aree in abbandono e da recuperare andare a distruggere alberi che esistono da più di 100 anni mi sembra davvero assurdo“. Un pensiero condiviso da un altro cittadino, Piero, che in una lettera descrive la triste fine di quel boschetto: “C’era un boschetto in fondo a strada Acqui proprio alle porte di Alessandria, una delle città più inquinate d’Italia. C’era un boschetto dove i bimbi si potevano stupire al mattino prima di andare a scuola perché potevano vedere un fagiano, una volpe o una famiglia di caprioli. C’era un boschetto che per formarsi ci avrà messo tanti anni, ripuliva un po’ l’aria e dava una casa a tanti uccelli. C’era un boschetto, ora non c’è più. Ogni giorno ci sono sempre meno piante e meno verde. Al suo posto ci saranno asfalto e cemento. Forse i bimbi si stupiranno per delle palazzine nuove o per delle bellissime ville, ma ne dubito fortemente, ce ne sono già tante in Alessandria.” Alessandria ha bisogno del verde e vederne di nuovi richiede tempo. Battersi per salvarli, spiegano i cittadini, dovrebbe essere prioritario, perciò almeno tentare di recuperare quelli esistenti sarebbe stato opportuno, soprattutto alla luce della situazione arborea complessiva.