Autore Redazione
martedì
13 Giugno 2023
18:45
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Cronaca - Alessandria

Altra aggressione al Carcere di S. Michele: detenuto colpisce un agente alla testa col bastone della scopa

Altra aggressione al Carcere di S. Michele: detenuto colpisce un agente alla testa col bastone della scopa

ALESSANDRIA – Nuova aggressione al carcere San Michele di Alessandria. Come ha riferito il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, questo pomeriggio intorno alle 15.50 un detenuto, durante l’apertura della cella, ha colpito alla testa un agente di servizio, utilizzando un bastone della scopa. Il poliziotto è stato portato al Pronto Soccorso.

“Un grave episodio che” ha sottolineato Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria “testimonia la crescente tensione che caratterizza le carceri regionali. Tutto ciò è sintomatico della grave carenza di sicurezza dovuta sempre alla scarsa presenza di personale. Fino a quando la Polizia Penitenziaria del Piemonte deve subire queste aggressioni?”

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà ai poliziotti contusi e denuncia: “Registriamo l’ennesimo episodio di violenza nei confronti di personale appartenente al Corpo in servizio in Piemonte. I detenuti evidentemente sono convinti non di essere in carcere a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono… Queste di Alessandria e Torino sono le ennesime gravi e intollerabili aggressione da parte di detenuti ai danni di appartenenti alla Polizia penitenziaria. Agli Agenti contusi va la nostra vicinanza e solidarietà nonché un ringraziamento particolare per l’intervento che nonostante le conseguenze riportare ed incuranti di qualsiasi pericolo ha permesso di bloccare i detenuti violenti. La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziari, a cominciare dal ripianamento delle carenze organiche dei Reparti di Polizia Penitenziaria piemontesi”.

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