Autore Redazione
mercoledì
28 Giugno 2023
05:43
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Cronaca - Alessandria

Educazione motoria: i bambini di oggi sono sempre più sedentari?

Educazione motoria: i bambini di oggi sono sempre più sedentari?

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – I bambini di oggi sembrano avere sempre più difficoltà nel muoversi e nel correre, peccando nelle capacità motorie di base. Questo è il risultato di un cambiamento nello stile di vita dei bambini e degli adolescenti, spesso caratterizzato da una crescente sedentarietà e dalla dipendenza dai dispositivi digitali. Per aiutarli a sviluppare queste competenze essenziali, è fondamentale riscoprire le attività spontanee nella natura e il piacere del divertimento. Lo sostiene Stefano Pasino, tortonese, giovane professore 31enne di scienze motorie sportive, che ha notato questo problema nella sua prima esperienza di insegnamento al liceo.

Prima della cattedra, ottenuta nel 2023, Stefano ha insegnato negli ultimi anni a ogni livello: primaria e secondaria di primo e secondo grado. Ha grande esperienza con i bambini, anche per quanto riguarda l’atletica leggera. “In pratica, c’è un’involuzione nella motricità dei bambini. Sono molto più sedentari rispetto alle generazioni precedenti. Ci sono difficoltà proprio negli schemi motori di base; dal correre, al lanciare, nell’afferrare, tutto l’aspetto coordinativo che una volta si sviluppava tantissimo e che oggi invece viene tanto meno. Molte volte scelgono i giochi online anziché giocare liberamente all’aperto. Gli smartphone e i videogiochi online hanno sicuramente contribuito a questa diminuzione dell’attività fisica”, afferma Pasino.

Le conseguenze di questa mancanza di abilità motorie possono essere significative per la salute e lo sviluppo globale dei bambini. “Spesso i bambini sottovalutano l’importanza dell’attività fisica per la salute scheletrica e cardio-respiratoria. Inoltre, non si rendono conto di quanto l’attività fisica sia importante per l’inclusione sociale. Non saper svolgere attività individuale o di gruppo come il calcio, il ping pong o l’atletica leggera, può portarli a sentirsi in qualche modo esclusi, nel contatto con gli altri”, spiega Pasino.

Per aiutare i genitori a promuovere lo sviluppo delle competenze motorie nei loro figli e a farli apprezzare il movimento, Pasino fornisce alcuni consigli. “La scuola può svolgere un ruolo fondamentale. Può fare davvero tanto. Tuttavia, è ancora necessario un miglioramento nell’educazione motoria nelle scuole. Il problema è che siamo arrivati nel 2023 ad avere l’insegnante di scienze motorie alla scuola primaria. E questa è una follia; prima era tutto affidato alle maestre, con un insegnamento troppo base, grezzo, di quello che deve essere l’educazione motoria giovanile. I bambini dovrebbero essere delle spugne in grado di recepire tutto ciò che insegnamo, quindi se si lavora bene nella fase dell’età giovanile, poi un domani il risultato è sicuramente migliore. Per ora scienze motorie viene insegnata nelle classi quarte e quinte; non è molto, ma è già qualcosa. Il problema resta però sulle sole due ore a settimana di insegnamento per classe, in tutti gli ordini scolastici eccezion fatta per il liceo sportivo. Questo è molto grave, rispetto all’estero siamo ancora indietro anni luce. Nei colloqui coi genitori, se noto delle criticità sul movimento, la coordinazione, o l’appoggio dei piedi, io lo segnalo sempre, ed è bello dare e ricevere dei feedback, perché vediamo tante cose che a volte loro non notano. In palestra ci sono dinamiche che seduti dal banco non si possono vedere. Tendenzialmente, noto il loro apprezzamento ai suggerimenti e consigli”, suggerisce Pasino.

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