Autore Redazione
mercoledì
28 Giugno 2023
16:07
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Cronaca - Alessandria

A Palatium Vetus la consegna degli attestati del corso “Conoscenza, tutela e promozione dei Beni Culturali in ambito ecclesiastico”

A Palatium Vetus la consegna degli attestati del corso “Conoscenza, tutela e promozione dei Beni Culturali in ambito ecclesiastico”

ALESSANDRIA – Mercoledì 28 giugno alla sala del Consiglio di Palatium Vetus, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati del corso tenuto dal Delegato vescovile per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Diocesi di Alessandria prof. diac. Luciano Orsini dal titolo “Conoscenza, tutela e promozione dei Beni Culturali in ambito ecclesiastico”, promosso dalla Direzione diocesana dei BB.CC. e dalla Parrocchia dei SS. Maria e Remigio di Pecetto di Valenza.

L’evento si è aperto con i saluti rivolti ai presenti dal Presidente della Fondazione Dott. Not. Luciano Mariano, che ha anche ringraziato per la partecipazione. “La Fondazione – esordisce il Presidente – è un patrimonio che ci hanno lasciato i nostri Avi e i nostri obbiettivi sono quelli di preservarlo da una parte, con l’obbligo, dall’altra, di erogarlo a favore del territorio”. “Tempo, voglia e competenza – prosegue il Not. Mariano – sono stati i pilastri e i valori che vi hanno spinto a seguire il corso”. “Oggi – conclude – è una grande soddisfazione per la Fondazione, poiché essa riconosce che nel settore dell’arte ci debbano essere persone competenti ma anche sensibili al bello, nelle quali è d’obbligo che cresca e si sviluppi la sensibilità alla tutela e alla conservazione”.

 “Il corso – Ha poi proseguito Orsiniè l’equivalente di un cerchio del quale non si conosce l’inizio e la fine, poiché si spazia dalle caratteristiche architettoniche dei contenitori delle opere d’arte ovvero le chiese, i campanili, i conventi e le strutture ecclesiastiche, mentre la  parte interna di esse è caratterizzata dalle cosiddette “arti minori” come la pittura e la scultura; per non parlare delle arti applicate rappresentate dalle molteplici e multiformi suppellettili e dall’allestimento dei parati e paramenti liturgici, che costituiscono una buona parte delle opere”. “Infine – conclude il Delegato vescovile Orsini – gli attestati garantiscono la continuità di questa forma di sapere che rende non solo partecipi, ma anche consapevolmente coscienti della bellezza e della ricchezza materiale e spirituale, derivante dall’enorme patrimonio di Beni Culturali che i nostri predecessori ci hanno tramandato. Spetta a noi ora custodirli, valorizzarli, proteggerli e promuoverne la conoscenza”.

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