5 Luglio 2023
07:21
La mamma del piccolo Harrison nato sul Frecciabianca ad Arquata: “Vorrei incontrare chi mi ha dato una mano durante il parto”
ARQUATA SCRIVIA – Harrison avrà certamente una storia non comune da raccontare quando qualcuno gli chiederà del giorno della sua nascita. Il bambino, infatti, è venuto al mondo lunedì 3 luglio ad Arquata Scrivia sul treno Frecciabianca 8606. Un parto non comune, che è stato facilitato dalla prontezza di alcuni passeggeri e dal personale di Trenitalia in servizio sul convoglio.
La nascita di Harrison è stata infatti “guidata” in videochiamata da un’ostetrica di Pisa, contatta da una operatrice sanitaria che lavora nello stesso ospedale e che lunedì viaggiava sul treno diretto a Torino quando la neo-mamma è entrata in travaglio.
Dora era convinta di dover attendere ancora qualche giorno prima di vedere il volto del suo secondo figlio. Passata la presunta data del parto, il 27 giugno, il piccolo anche durante l’ultima visita di controllo sembrava non avesse voglia di nascere. Evidentemente, ha cambiato idea quando la giovane mamma è salita sul treno che da Genova l’avrebbe dovuta riportare a casa a San Giuliano Nuovo, insieme al primo figlio di 22 mesi che aveva affidato per qualche giorno alla sorella. Il parto del primo bambino era stato molto lungo, ha raccontato la mamma di 24 anni. Dalla prima contrazione alla nascita erano passati tre giorni. Harrison, invece, si è fatto attendere un po’ di più ma quando ha deciso di nascere, oltretutto su un treno, è stato “inaspettatamente veloce”. Dai primi dolori avvertiti in stazione al momento del parto non è passato molto. Harrison è nato intorno alle 12 dopo circa 40 minuti di spinte, ha aggiunto la mamma dall‘Ospedale di Novi Ligure dove è stato poi ricoverata insieme a suo figlio. Entrambi stanno bene e Harrison è un bellissimo bambino di 3 chili e 560 grammi.
Trenitalia sta pensando a un omaggio per il piccolo nato a bordo del Frecciabianca. Dora, invece, vorrebbe mettersi in contatto con le persone che lunedì l’hanno aiutata a far nascere suo figlio per ringraziarle. Da Isabella Carnero, l’operatrice sanitaria dell’Ospedale di Pisa che ha chiamato la sua collega ostetrica Daniela Sanfilippo, il capotreno Loredana Ferreri e il caposervizio Andrea Luschi di Trenitalia, i primi a capire che stava succedendo qualcosa di impensabile e speciale. Il grazie di mamma Dora è però anche per tutti i passeggeri che l’hanno sostenuta anche solo con un sorriso o un gesto gentile, come quello di una viaggiatrice di 86 anni che lunedì ha aperto la sua valigia per offrire alla donna un asciugamano pulito e morbido dove avvolgere il piccolo Harrison.