5 Luglio 2023
15:01
Vacanze salatissime tra prezzi dei voli alle stelle e spiagge più care
ALESSANDRIA – Andare in vacanza quest’anno sta diventando un problema per ogni bilancio familiare. Una indagine del giornale in difesa dei consumatori, “Altroconsumo“, ha rilevato che nelle città d’arte, nel 2023, si spende il 31% in più negli hotel e il 20% nei B&B. Anche i viaggi sono diventati più onerosi con un rincaro del 3% per chi si sposta in auto a causa dell’aumento del prezzo del carburante. Per gli aerei e i treni i prezzi sono schizzati alle stelle, toccando il 128% in più rispetto al 2022 per voli intercontinentale e il +13% per i treni. Lettini e ombrelloni hanno infine subito un rincaro del 5%.
Altrocosnumo ha poi analizzato il costo di una stanza per 2 persone per 8 giorni e 7 notti in alcune località selezionate (Polignano a Mare, Cervia, Ortisei, Selvino, Firenze e Napoli). Dalle rilevazioni emerge che, nel 2023, si spende di più scegliendo di alloggiare in hotel 3 stelle rispetto al B&B: rispettivamente 111€ e 98€ a notte. Si osserva comunque un’inversione di trend per gli hotel che risultano più convenienti rispetto al 2022: -12% per le località di mare e -13% per quelle di montagna. I prezzi più alti rilevati per alloggiare in hotel sono quelli di Ortisei, una notte può costare mediamente 162 euro, mentre la destinazione più conveniente è Napoli (in media 75 euro a notte). Per i B&B, rispetto allo scorso anno, si notano due tendenze opposte: in aumento i prezzi al mare (+8%) e in calo quelli in montagna (-11%). Rispetto al 2022, sia per gli hotel sia per i B&B, i maggiori aumenti si sono registrati nelle città d’arte dove nel 2023 si spende dal 20% (B&B) al 31% (hotel) in più.
VIAGGI IN AUTO: PESA L’AUMENTO DI CARBURANTI E PEDAGGI (3%)
Chi sceglie di percorrere lunghi tragitti in auto per raggiungere queste località, sarà costretto a fare i conti con l’aumento del pedaggio autostradale. Per quanto riguarda il prezzo dei carburanti, la rilevazione della scorsa settimana fa segnare un aumento rispetto a quanto registrato la scorsa estate, ma il prezzo è in continua evoluzione. Dalle analisi di Altroconsumo emerge che il costo medio più alto per raggiungere la meta di vacanza è quello di Polignano a Mare (264€), mentre il tragitto più economico è quello verso Cervia (135€).
VOLI E TRENI, SALGONO I PREZZI: +128% PER I VOLI INTERCONTINENTALI E +13% PER I TRENI
L’impennata dei costi del carburante ha portato a un incremento considerevole dei prezzi dei biglietti aerei: secondo i dati ISTAT, sono aumentati, rispetto allo scorso anno, del 44% i voli nazionali, del 43% i voli europei e del 16% i voli intercontinentali. Rispetto a maggio 2021, si rileva un incremento significativo del 128% per i voli continentali.
Diversamente dallo scorso anno invece, i treni registrano un aumento del 13% rispetto al 2022.
SPIAGGE: PREZZI IN CRESCITA E CONCESSIONI AL PALO. PETIZIONE PER CHIEDERE LA RIFORMA
Chi sceglie una destinazione balneare, troverà anche rincari sotto l’ombrellone. Lo conferma l’indagine annuale di Altroconsumo che evidenzia un aumento generale del 5% sui prezzi di lettini e ombrelloni negli stabilimenti balneari italiani rispetto al 2022. Dall’inchiesta emerge che ad Alassio si spendono in media 329 euro, contro i 134 di Senigallia, la località meno cara tra le 10 dell’indagine. A Gallipoli si pagano in media 269 euro; 216 euro ad Alghero; a Viareggio, invece, 200 euro. L’inchiesta mette anche a confronto le tariffe di quest’anno con quelle del 2022 e, in alcuni casi, ci sono buone notizie: a Gallipoli e Palinuro, per esempio, non c’è stato alcun aumento rispetto allo scorso anno. Lievi maggiorazioni si sono riscontrate ad Alassio (2%), Anzio (3%), Taormina (3%) e Senigallia (4%). Più elevati, ma in linea con l’inflazione, gli aumenti a Viareggio e Lignano (9%), Rimini (10%) e Alghero (11%).
“È tempo di riorganizzare le concessioni balneari, rinnovate automaticamente fino al 2024 nonostante l’ormai nota situazione di infrazione delle norme più volte denunciata dalle autorità nazionali e comunitarie, tra cui la Corte di Giustizia, oltre che da Altroconsumo” ha dichiarato Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne di Altroconsumo. “Dopo l’ennesimo rinvio, il Governo ha dato vita a un tavolo tecnico che si propone di ‘mappare le coste e di verificare la quantità di risorse disponibili per rispondere alla direttiva Bolkenstein’. Pur auspicando che dalle riunioni del tavolo possa arrivare qualche elemento utile a fare dei passi in avanti, evitando ulteriori perdite di tempo, crediamo che alle aree balneari italiane serva invece fare un deciso balzo per garantire livelli di qualità, prezzo e servizio all’altezza di un patrimonio unico al mondo e della richiesta dei cittadini. Spiace quindi notare come questo tema non abbia trovato posto nell’importante legge annuale per la concorrenza licenziata dall’Esecutivo lo scorso aprile: auspichiamo, come recentemente fatto anche dall’AGCM, che il Parlamento intervenga ora nel testo per assicurare da un lato gare trasparenti e competitive che evitino gli effetti distorsivi della concorrenza, e dall’altro per evitare una proroga di fatto delle concessioni oltre il tempo necessario per lo svolgimento delle gare. Per spingere tutti a fare presto e fare bene, come Altroconsumo abbiamo deciso quindi di lanciare una petizione per sostenere una liberalizzazione del settore che metta al centro l’interesse dei consumatori, promuovendo una riforma nel segno di una maggiore apertura del mercato e mettendo così le basi per spiagge sempre più accoglienti, inclusive, sostenibili e innovative” – ha concluso Cavallo.