7 Luglio 2023
10:42
Sindacati contro la situazione del trasporto pubblico: “Aumentano le tariffe ma peggiora il servizio”
ALESSANDRIA – È durissimo l’attacco delle segreterie provinciali di Filt e Spi Cgil ,Fit e Fnp-Cisl ,Uilt e Uil Pensionati sulla situazione del trasporto pubblico ad Alessandria. I sindacati in un una nota partono dal disappunto per l’aumento delle tariffe dei biglietti che non si tradurrebbe in un miglioramento del servizio. L’incremento, giustificato dalla necessità di adeguare i costi all’inflazione, spiegano le parti sociali, non si è nemmeno tradotto in un analogo provvedimento a beneficio dei lavoratori.
L’incremento dei prezzi rappresenta “un ulteriore aggravio di costi scaricato sulle fasce più deboli. Oltre alla modifica del sistema di pagamento per il parcheggio della città di Alessandria , con il passaggio da Neospark a Easypark, abbiamo assistito all’aumento indiretto dei costi. Si passa dal pagamento effettivo della sosta ad una tariffa calcolata di mezz’ora in mezz’ora“. Il problema, continuano i sindacati, è che “in questi mesi abbiamo assistito ad un servizio di trasporto pubblico cittadino pessimo, che ha spinto molti cittadini dei sobborghi e quartieri della città ad insorgere, fatto mai accaduto in passato, nemmeno nei momenti di crisi ATM. Ricordiamo l’episodio emblematico della soppressione, per un’intera giornata, delle corse importanti di collegamento ai paesi limitrofi, senza garantire neppure il servizio agli studenti, costringendo addirittura il sindaco a trasportare alcuni di essi, presso le scuole per attenuare il disagio creato volutamente da Amag Mobilità“. Cgil, Cisl e Uil quindi chiedono “quante di queste risorse pubbliche vengono reinvestite sul territorio da parte della stessa per garantire un servizio dignitoso alla popolazione“. La risposta dei sindacati è che “per ora, se analizziamo l’efficienza del servizio offerto in questi ultimi mesi prima del periodo estivo, quasi nessuna” delle risorse pubbliche va a vantaggio dei cittadini. Le parti sociali sono preoccupate e hanno chiesto un incontro con l’Amministrazione “perché i costi non possono essere scaricati sempre sulle fasce più deboli. L’aumento dei costi non ce l’ha solo Amag Mobilita, ma anche i lavoratori e i cittadini. Proprio per questo vogliamo risposte in merito“.