13 Luglio 2023
05:47
Rifiuti fuori cassonetto: “Dobbiamo alzare bandiera bianca”. Per Amag Ambiente si può solo tamponare
ALESSANDRIA – Il problema dei rifiuti abbandonati vicino ai cassonetti ad Alessandria è un problema irrisolvibile. Si potrà solo tamponare. Questo in estrema sintesi il pensiero di Paolo Borbon, Presidente di Amag Ambiente, intervenuto ieri in Commissione a Palazzo Rosso per parlare del futuro e della gestione dei servizi da parte dell’azienda. Borbon ha chiarito che il fenomeno indecoroso in diversi punti della città non risale a oggi ma è endemico in città e non è possibile “tenere botta“. “Dobbiamo alzare bandiera bianca – ha spiegato”. Tra le ragioni principali di questa situazione critica che l stesso Borbon ha definito indecorosa innanzitutto il “turismo del rifiuto“. “I 23 comuni passati al porta a porta hanno prodotto questo fenomeno e molti cittadini trovano più semplice portare i rifiuti qui. Basta guardare via Vecchia Torino. In alcune zone abbiamo messo foto-trappole ma riusciamo a ottenere qualcosa solo molto lentamente“.
L’azienda ha a disposizione sei dipendenti incaricati di raccogliere questi rifiuti e neanche fossero molti di più secondo Borbon la questione sarebbe risolta per la vastità di questa triste abitudine. “Abbiamo 1200 contenitori e possiamo dire che quasi dappertutto si verifica questo problema“. Il presidente ha poi svelato l’incredibile percentuale di persone che, in teoria, non produrrebbe rifiuti: “il Consorzio rifiuti ha detto che nel suo ambito di competenza ammonterebbe a circa il 20%. Questo vuol dire che si tratta di persone che portano quindi rifiuti ad Alessandria“. La prova si misura all’alba, nelle vie meno trafficate, come via Vecchia Torino o al Cristo in via Esuli Istriani, ha per esempio ricordato il consigliere Giuseppe Bianchini di SiAmo Alessandria.
“Tutto questo è palesemente irrazionale – ha aggiunto Borbon – ed è proprio sull’irrazionalità che siamo disarmati“. Uno scenario al quale non ci si può arrendere ha tuttavia replicato il consigliere Davide Buzzi Langhi di Forza Italia che ha invocato un numero più robusto di personale addetto al servizio di sgombero. “Se non si investe su squadre deputate a quesot tipo di pulizia il problema non si risolverà – ha spiegato Buzzi Langhi – e di coneseguneza sarà sempre evidente il problema del decoro urbano. Senza contare che dove si sta adottando il sistema dei cassonetti intelligenti già si prevede una ulteriore implementazione delle figure che raccolgono rifiuti fuori dai contenitori“. Un ragionamento che però non incontra la sponda di Borbon convinto invece delle superfluità di ogni contromisura: “Tutte le attività messe in campo dall’amministrazione nel corso degli anni non hanno arginato il fenomeno. Ad Alessandria è particolarmente accentuato nonostante il ritiro degli ingombranti sia gratuito e avvenga entro due settimane“. L’unica possibile soluzione, ma in prospettiva, è una azione di informazione dei cittadini, un lavoro sull’educazione, incapace comunque di tradursi in risultati concreti immediati.
Il decoro della città, hanno continuato comunque alcuni consiglieri, passa anche da una migliore ottimizzazione del servizio di spazzamento. Per Alvaro Venturino di Alessandria civica il servizio continua a essere claudicante soprattutto per la mancanza di controllo dei divieti di sosta durante il servizio, situazione “che complica la pulizia agli operatori”. Un aspetto che si aggiunge alle proteste di molti cittadini dei sobborghi, ha incalzato Buzzi Langhi, da tempo indispettiti da lavaggi non sempre puntuali. (Nella foto una delle ultime segnalazioni dei nostri ascoltatori)