16 Luglio 2023
07:31
Da 2 mesi l’associazione Idea a supporto di un padre e un figlio senza fissa dimora: “Stiamo facendo il possibile”
ALESSANDRIA – Da circa due mesi l’associazione Idea sta aiutando un padre e un figlio senza fissa dimora, avvicinati lo scorso maggio vicino alla sede della onlus, in via Toscanini. L’associazione ha chiesto immediatamente il supporto del Cissaca e di tutti i servizi del Comune pronti ad arginare il problema dell’emergenza abitativa.
“Il padre e il figlio sono costantemente seguiti da chi è più preparato di noi a gestire lo stato di emergenza abitativa” ha spiegato il presidente dell’associazione Idea Valerio Vanin “per quanto riguarda IDEA, i nostri soci hanno già predisposto da maggio scorso, quando li abbiamo ospitati, una rete solidale fatta di aiuto e dialogo. Sin dal primo giorno, allertati gli enti preposti, la nostra associazione ha fornito cibo e acqua e coperte, e per quanto possibile grazie al presidio continuo dei nostri soci abbiamo monitorato il loro stato di salute, e ci siamo fatti portavoce delle loro esigenze. Più volte abbiamo allertato i soccorsi, e anche in orari impensati presi dalla preoccupazione ci siamo fiondati ad assicurarci che stessero bene. Pensavamo di contribuire ad una rapida soluzione al disagio di trovarsi senza una abitazione ma, purtroppo, ci siamo scontrati con il sospetto della diade che molto difficilmente accetta qualsiasi aiuto ed è diffidente nel accettare di essere inserita in contesti di abitazione sociale, ed essere seguita da questi importanti servizi. Detto questo, siamo in collaborazione con Comunità San Benedetto al Porto, Cissaca e Comune di Alessandria e nel nostro piccolo stiamo facendo il massimo per risolvere il problema. Attualmente, anche l’Agenzia Territoriale per la Casa è stata interessata e speriamo che da qui si possa contribuire ad accrescere ancora di più i progetti rivolti a questi temi. Anche grazie al contributo della Regione, che ci auguriamo non venga a mancare, tutti gli enti coinvolti stanno lavorando bene e hanno ben presente la problematica, e lavorano con noi alle soluzioni”.
“L’Idea ha fatto e sta facendo il possibile. Ma la nostra è una associazione di volontariato e autotutela per persone con disabilità, e non siamo assolutamente preparati per affrontare il tema dell’emergenza abitativa, per la quale non abbiamo né competenze né finalità. Lo vorremmo sottolineare perché ultimamente molti si stanno chiedendo se l’associazione stia avendo un ruolo in questa vicenda. Quello che possiamo dire, è che io come Presidente mi relaziono ogni giorno con gli enti preposti, e i nostri soci portano spesso materiale di sopravvivenza come cibo e soprattutto acqua in questi giorni caldi, senza mai fare mancare il rispetto e il rapporto umano che ci contraddistingue come associazione. E tanti si sono uniti a noi. All’Idea, sono relativamente al riparo e protetti. Scherziamo con loro. Piangiamo con loro. Ci arrabbiamo con loro. Di tanto in tanto, troviamo persino il modo di coinvolgerli nelle attività della nostra sede. E speriamo che presto si aprano finalmente all’aiuto che meritano. Ci auguriamo che presto la diade vinca la diffidenza, sapendo che in questo caso la situazione potrebbe risolversi davvero entro poche settimane. Chiediamo a tutti di fare rete e ciascuno nel proprio piccolo spendere una parola dolce per loro, affinché siano convinti che tutto quello che stiamo facendo è per tornare a garantire loro una vita dignitosa e felice“ ha concluso Vanin.