2 Agosto 2023
05:12
La Senna tornerà balneabile: una storia che può servire anche ad Alessandria
ALESSANDRIA – Con le Olimpiadi del 2024 la Senna tornerà a essere balneabile. La notizia è stata data qualche giorno fa dal sito del Municipio parigino, al termine di un processo di bonifica iniziato diversi anni fa e che restituirà alla città una situazione che non si verificava dal 1923, quando il fiume venne dichiarato non più utilizzabile dai cittadini a causa dell’inquinamento. Tre eventi olimpici e paralimpici, il triathlon, la maratona di nuoto e il paratriathlon, avranno come scenario le acque della Senna, ma dall’estate del 2025, come annunciato dalla sindaca Anne Hidalgo tre aree del fiume torneranno balneabili, accessibili dal molo e aperte al pubblico. Un processo che dimostra un indirizzo naturalistico sempre più marcato anche da parte delle grandi città, un approccio che ha già coinvolto altre capitali europee, come Budapest, Helsinki, Riga, Vienna e Vilnius e che potrebbe fare da esempio anche per città come Alessandria, abituata ad accorgersi dei suoi fiumi solo nei momenti più complicati.
Il ragionamento delle capitali europee bagnate dai fiumi potrebbe essere replicato non tanto sul recupero della balneabilità di Tanaro e Bormida quanto sull’effettivo utilizzo delle zone che ne seguono il flusso. Questa suggestione era stata caldeggiata già anni fa dalla direttrice di Ascom, Alice Pedrazzi, e potrebbe dare una forte impronta ecologista ad Alessandria. In questo senso tuttavia qualcosa potrebbe muoversi a breve. Come ha annunciato qualche settimana fa il sindaco Giorgio Abonante, il Comune, insieme alla Provincia e ad altri paesi “sta lavorando su un’area tra argini degli Orti e depuratore da dedicare completamente a prato. Si tratta di uno spazio vicino al fiume, in una zona molto verde con il chiaro intento di migliorare il rapporto tra Alessandria e i fiumi“. “L’ambiente fluviale è stupendo ma bisogna mettere in condizione la città di viverlo“. Gli esempi che arrivano da tutta Europa riguardo i fiumi, ma anche le strade e le aree verdi, vanno tutti nella stessa direzione e insegnano come la natura debba tornare a essere parte integrante delle nostre vite. Le foto che seguono, tratte dal sito sortirparis, mostrano come pochi interventi possano restituire alla comunità luoghi dimenticati o vissuti con inquietudine.