Autore Redazione
mercoledì
2 Agosto 2023
15:24
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Cronaca - Alessandria

Peste suina: “Situazione gravissima, agire concretamente prima del blocco dei salumi nazionali”

Peste suina: “Situazione gravissima, agire concretamente prima del blocco dei salumi nazionali”

ALESSANDRIA – Per risolvere il problema della peste suina servono maggiori risorse. Lo ha ribadito la Confederazione italiana agricoltori, anche con una delegazione alessandrina, durante il confronto di oggi, mercoledì 2 agosto 2023, tra Cia-Agricoltori Italiani e il commissario straordinario per la PSA, Vincenzo Caputo, nella sede nazionale Cia di via Fortuny e presieduto dal presidente nazionale, Cristiano Fini, insieme al referente Cia per i temi sulla fauna selvatica, il casalese Gabriele Carenini, presidente Cia Piemonte. Secondo l’associazione agricola sono di primaria importanza, le misure di protezione e di prevenzione rigorose negli allevamenti. A tal fine, per Cia sono indispensabili maggiori risorse economiche per implementare negli allevamenti i requisiti di biosicurezza.

Nel corso della riunione, il commissario ha dichiarato l’impegno del governo a eradicare la peste suina attraverso l’abbattimento dei cinghiali dalla zona infetta entro 36 mesi, con l’attività di bioregolatori che interverranno nelle operazioni. Caputo, inoltre, ha chiesto la collaborazione delle aziende agricole sul fronte della gestione delle carcasse, per superare il problema anche economico dello smaltimento.

Per Cia, il Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica di prossima emanazione deve avere come obiettivo l’eradicazione degli ungulati nelle aree agricole ed è fondamentale che le azioni di de-popolamento siano tempestive, concentrandosi nelle zone confinanti con quelle in restrizione, allo scopo di limitare la diffusione della malattia e l’ampliamento delle zone infette.

Come ribadito in diverse circostanze, con l’estate inoltrata, già noto elemento di criticità sul fronte della PSA, chiediamo che vengano messi in campo tutti gli strumenti per eradicare la malattia – ha puntualizzato Carenini. Bisogna ridurre drasticamente il numero dei cinghiali in circolazione e occorre far ripartire al più presto le aziende che sono ferme”.

La situazione è gravissima – ha detto il presidente nazionale Fini – occorre agire in maniera concreta prima che si arrivi al blocco della circolazione dei prodotti di salumeria nazionali. Dobbiamo ridurre la pressione dei selvatici, sono indispensabili abbattimenti organizzati e sistematici su tutto il territorio nazionale. Servono risorse economiche e messa in opera delle disposizioni, adesso, prima che le conseguenze siano devastanti per l’intero settore suinicolo da cui dipendono 11 miliardi di fatturato e 70 mila addetti nella filiera delle carni suine, e che i danni superino l’intero valore della suinicoltura nazionale”.

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