Autore Redazione
venerdì
4 Agosto 2023
14:07
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Cronaca - Alessandria

L’associazione Ànemos incontra il sindaco Abonante: “I Pfas non bucano le calze ma sono nell’aria e sono un problema reale”

L’associazione Ànemos incontra il sindaco Abonante: “I Pfas non bucano le calze ma sono nell’aria e sono un problema reale”

ALESSANDRIA – I Pfasnon si vedono”, “non bucano le calze e non lasciano “polveri sui davanzali” come altre sostanze storicamente prodotte a Spinetta. Anche se la percezione tra i cittadini può essere “minore” i “Pfas sono un problema reale” che va affrontato con determinazione e maggiore tempestività. Lo ha rimarcato il gruppo di cittadini dell‘associazione “Ànemos” che questo venerdì ha incontrato a Palazzo Rosso il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, e alcuni dirigenti e tecnici del Comune.

L’incontro era stato chiesto dopo gli ultimi dati raccolti da Arpa sulla presenza di cC6O4 nell’aria di Spinetta Marengo e Montecastello. Dati preoccupanti che impongono maggiori approfondimenti e, soprattutto, una decisa accelerata per la terza fase dell’indagine epidemiologica che deve andare alla ricerca del nesso causaletra gli inquinati e le patologie riscontrate tra gli abitanti di Spinetta e della Fraschetta. Fondamentale, ha sottolineato Riccardo Ferri, dell’associazione “Ànemos” è anche arrivare a definire un protocollo sanitario che consenta ai medici di base di sapere con precisione cosa fare e quali esami prescrivere per facilitare le indagini sulla salute dei cittadini di Spinetta.


Nella frazione alessandrina oggi si respirano da “50 a 70 volte più Pfas rispetto ad aree distanti da insediamenti industriali”, ha sottolineato Claudio Lombardi, ex assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria, seduto al fianco dei cittadini dell’associazione in qualità di consulente tecnico, e anche alla luce dei risultati di un recente studio pubblicato dall’Università di Bologna e Padova e incentrato “sull’influenza” di queste sostanze sulla salute delle persone bisogna arrivare a blindare la fuoriuscita di ogni inquinante dal polo chimico.


L’associazione “Ànemos” chiede anche di aumentare le postazioni di monitoraggio di Arpa per avere “una massa di dati” utile ad adottare efficaci provvedimenti ma sollecita anche un aggiornamento dei piani di evacuazione in caso di incidente rilevante e una capillare campagna di informazione tra i cittadini.

Molti delle richieste fatte non dipendono dall’azione del sindaco e dell’amministrazione comunale, ha precisato Mirella Benazzo, ma l’associazione “Ànemos” punta sul primo cittadino per “sollecitare e spingere” gli Enti preposti in caso di “rallentamenti”.


Il colloquio di questo venerdì è stato “disteso e proficuo“, hanno commentato al termine i cittadini dell’associazione ma importante ora è “l’azione“. Il sindaco, Giorgio Abonante, condivide le preoccupazioni dei cittadini e ritiene si debba “accelerare“, in particolare  sulla terza fase del biomonitoraggio. Il Comune, ha ribadito, è pronto a investire risorse ma “prima” Regione e Asl devono dire “che tipo di percorso va fatto”. Anche il Comune, ha ricordato Abonante, ha chiesto di aumentare i punti di monitoraggio per creare “massa di dati” ma, ha evidenziato il sindaco, “è fondamentale un intervento del legislatore nazionale” perché senza “limiti fissati dalla legge” il rischio è di arrivare alla fine di studi e monitoraggi e scontrarsi poi con un “muro di gomma” ed essere rimbalzati indietro senza raggiungere “i risultati che tutti vogliamo raggiungere“.

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