11 Agosto 2023
13:31
“Per favore portatemi la spesa in ospedale”, la telefonata al market sotto casa. “Ecco perché i negozi di vicinato devono esistere”
ALESSANDRIA – L’utilità dei negozi di vicinato è più importante di quanto si possa immaginare ma lo si capisce solo in certi momenti e perdere questi luoghi finirà per essere un grosso problema. Santino Minetti, titolare del Costa Poco in via Guasco ad Alessandria, spiega con un esempio il perché di questo concetto dopo aver ricevuto la telefonata di un suo cliente. “Oggi – racconta a Radio Gold – mi ha chiamato un cittadino che viene sempre da noi, ha circa 80 anni, e sono rimasto spiazzato e addolorato al contempo perché, in lacrime, mi ha chiesto che gli portassi la spesa in ospedale (foto)“.
L’uomo ha stilato l’elenco delle cose che vorrebbe poiché si trova ricoverato e senza che nessuno lo possa accudire. “Mi ha pregato di portargli del pane, della frutta e anche del salame e ricevere quelle richieste mi ha stretto il cuore – continua Santino”. “Capita spesso di aiutare i nostri clienti e di portare loro la spesa senza problemi ma oggi ricevere questa telefonata ha confermato l’importanza del rapporto umano e il pensiero di non avere modo di aiutarlo mi sta perseguitando da stamattina“. Santino infatti non ha potuto consegnare la spesa “perché non credo sia possibile interferire con il regime alimentare che l’ospedale ha scelto per lui così ho cercato di tranquillizzarlo in tutti i modi. “Tuttavia – prosegue – fa pensare davvero quanto sia importante la socialità e quindi anche il ruolo di noi negozianti di vicinato“. Un ragionamento che ha sottoposto anche dopo aver appreso che alcune botteghe storiche stanno cedendo la loro attività. “Svuotare il centro e le città porrà anche problemi di carattere sociale – racconta ancora Santino – ed è ora che dobbiamo affrontare e risolvere il problema”. “Oggi demonizzano tutti i commercianti per il tramezzino diviso e fatto pagare ma poi ci sono storie come queste e il ruolo che in diversi casi svolgiamo quotidianamente. Spesso – conclude – diamo una mano vera agli anziani, e sono loro che hanno fatto la storia del nostro Paese”.