Autore Redazione
sabato
19 Agosto 2023
05:05
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Cronaca - Alessandria

Caro carburante, esposto del Codacons anche alla Procura di Alessandria: “Lo Stato fa cassa coi rincari”

Caro carburante, esposto del Codacons anche alla Procura di Alessandria: “Lo Stato fa cassa coi rincari”

ALESSANDRIA – Rispetto al rincaro dei carburanti il Codacons ha presentato una denuncia alla Procura di Alessandria, oltre che a quelle di Torino, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Vercelli e Verbania nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio, con diffida a congelare i 2.2 miliardi di euro di accise incamerati solo nell’ultima settimana. Denunciati anche le pompe e i grossisti che nel corso di queste settimane hanno speculato sulle vacanze degli italiani.

“Un atto finalizzato a denunciare l’incredibile paradosso rappresentato dai maggiori incassi per lo Stato derivanti, sotto forma di accise, dall’aumento dei prezzi della benzina e del gasolio; e a far sanzionare pompe e grossisti responsabili di speculazioni”. 

L’Associazione ha ricordato come “gli effetti deleteri della decisione di non rinnovare lo sconto da 30 centesimi sulle accise per il 2023 fossero già stati noti da mesi” e ha incalzato il Governo “anche sulle promesse elettorali più volte diffuse da parte dei suoi esponenti: nonostante le promesse infatti non c’è traccia dell’atteso taglio delle accise, e proprio le tasse sulla benzina rappresentano la mazzata finale che in questa infinita estate sta colpendo il portafogli degli italiani, con conseguenze dirette e indirette (in termini di rincari a cascata sui listini dei prodotti trasportati e sulle tariffe di una moltitudine di servizi). Un’incongruenza, non certo l’unica, della quale il Governo a breve si troverà a rispondere in termini di consenso in assenza di soluzioni alternative a tutela degli automobilisti”.

Il Codacons, inoltre, ha puntato il dito anche contro le pompe e i grossisti “responsabili di speculazioni. Dopo aver chiesto alla magistratura, con un esposto a 104 Procure della Repubblica, di intervenire sui rincari che si registrano in occasione delle partenze degli italiani, aprendo una indagine tesa a verificare la possibile fattispecie di aggiotaggio, vogliamo capire quale sia la causa dei repentini aumenti dei listini alla pompa e se vi siano possibili manovre speculative finalizzate ad alzare i prezzi in occasione degli spostamenti dei cittadini. Per farlo, chiediamo ancora una volta controlli e sequestri presso gli impianti che vendono la benzina a prezzi che si discostino eccessivamente da quelli medi”.

Non è accettabile fare cassa con i rincari spaventosi sulla benzina nel mezzo dell’estate ha detto il presidente Carlo Rienzichiediamo alla magistratura di intervenire, prima di tutto congelando la montagna di soldi che stanno affluendo nelle casse statali in queste settimane di esodo e controesodo. Inoltre, chiediamo con forza di sanzionare le speculazioni in atto”. 

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