TORINO – Sabato è mancato a Torino Mauro Gemma. 72 anni, alessandrino, Gemma si era trasferito nel capoluogo regionale nel 1978. Bancario della Sanpaolo, negli anni coltivò la sua passione per la politica diventando giornalista e scrivendo per alcune delle più importanti riviste legate al Partito Comunista e a Rifondazione Comunista come Interstampa e L’Ernesto. Esperto e studioso di relazioni internazionali, per oltre 10 anni fu direttore di Marx XXI, la rivista e il portale web legati all’omonima associazione. Da qualche mese era ricoverato a causa di alcune gravi patologie. Il fratello, Dario Gemma, è l’attuale presidente di Anpi Alessandria.
Proprio su Marx XXI il direttore, Marco Pondrelli, ha espresso tutto il suo cordoglio:
“Siamo basiti e allo stesso tempo più poveri. Nei 10 anni in cui Mauro Gemma ha diretto questo sito tutti hanno potuto conoscere ed apprezzare le sue capacità. Mauro era un compagno preparato, per lui i paesi del mondo non avevano segreti, ne conosceva la storia, la politica e la cultura. La sua padronanza delle lingue gli permetteva di seguire il dibattito interno ai partiti comunisti fin nei minimi dettagli. Mauro però non era solo un grande studioso, era anche un uomo appassionato che viveva pienamente la battaglia politica, la politica per lui era passione e sentimento. Ci lascia un grande vuoto. Nell’ultimo periodo nonostante le sofferenze non erano mai mancate le sue riflessioni, le sue considerazioni e anche le sue critiche. Per l’Associazione Marx21 è stato un pilastro ma tanti altri gruppi, movimenti a partiti hanno letto e imparato dalle sue analisi. Il comitato Ucraina Antifascista ricorda di come si attivò subito dopo il colpo di Stato del 2014. I suoi articoli e le sue traduzioni sono state per tutti noi un punto fermo al quale appoggiare le nostre lotte. Tutta l’Associazione Marx21 si stringe in un grande abbraccio attorno alla famiglia, siamo consapevoli che in un momento come questo le parole servono a poco ma per noi oggi è importante ricordare Mauro, che è stato un uomo a cui ci legava un grande, sincero e inteso affetto. Abbiamo deciso di salutarlo così, oggi non pubblicheremo il consueto editoriale della domenica, probabilmente a lui questa scelta non sarebbe piaciuta perché il sito doveva sempre essere aggiornato, ci perdonerà ma riteniamo che il dovere di doverlo salutare venga prima di tutto”.