1 Settembre 2023
10:28
Incontro a Roma sulla Peste suina. Cia: “Passi avanti ma azione deve essere tempestiva”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Si è tenuta ieri nella sede del Ministero della Difesa a Roma la riunione urgente sulla Peste suina africana sollecitata anche dalla Cia. All’incontro hanno partecipato i ministri Guido Crosetto e Francesco Lollobrigida, i sottosegretari Patrizio La Pietra e Marcello Gemmato e il commissario straordinario per la peste suina Vincenzo Caputo. L’associazione agricola era rappresentata dal presidente regionale Cia Piemonte Gabriele Carenini, anche responsabile nazionale per il tema della fauna selvatica.
La Cia ha chiesto di mettere subito in campo tutti gli strumenti a disposizione per far fronte al dilagare della peste suina: “Ora che i focolai sono arrivati nei primi allevamenti nel Pavese, non si può più aspettare” ha esortato l’associazione degli agricoltori. “Bisogna procedere subito con abbattimenti organizzati e sistematici sul territorio per ridurre la pressione dei cinghiali, come previsto dal Piano straordinario sul tema, e mettere in sicurezza le aziende suinicole, soprattutto nelle zone vocate più a rischio, garantendo risorse e sostegni al comparto”.
I Ministeri, ha spiegato la Cia, hanno accolto le richieste e annunciato nuovi impegni: “La situazione – ha sottolineato il presidente regionale Gabriele Carenini – è diventata critica e occorre agire in maniera concreta per salvaguardare tutta la suinicoltura Made in Italy, da cui dipendono 11 miliardi di fatturato e 70 mila addetti nella filiera. Per questo, è molto importante la disponibilità annunciata dal ministro della Difesa a impiegare personale qualificato per il contenimento del numero degli ungulati, come avevamo richiesto da tempo. Altrettando positiva è la prossima costituzione di una cabina di regia permanente con tutte le rappresentanze agricole e i ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente, della Salute e della Difesa, per supportare l’azione in campo del commissario Caputo. Un’azione, però, che deve essere tempestiva e risolutiva. Altrimenti si rischia sul serio di compromettere un settore chiave della zootecnia nazionale, con danni incalcolabili”.