Autore Redazione
martedì
12 Settembre 2023
05:00
Condividi
Cronaca - Ovada

Sporcizia e degrado in piazza Impastato a Ovada. Il sindaco: “Telecamere sono palliativo. Serve educazione”

Sporcizia e degrado in piazza Impastato a Ovada. Il sindaco: “Telecamere sono palliativo. Serve educazione”

OVADA – Restano rifiuti e sporcizia in piazza Peppino Impastato a Ovada dopo i pomeriggi e le serate di giovani e giovanissimi che hanno scelto la zona nel centro storico della città come luogo di ritrovo. I segni della maleducazione aumentano soprattutto nel fine settimana ma “ogni giorno” chi passa dalla piazza vede spazzatura sopra e sotto le panchinenonostante i cestini a pochi metri”, scritte e altri segni di inciviltà.

Nelle giornate centrali di agosto la zona è stata anche teatro di una violenta lite tra due giovani ragazze e ora tra gli ovadesi c’è chi sollecita occhi più attenti a quanto accade e sanzioni per assicurare pulizia, decoro e “il rispetto delle regole”, compresa quella che vieta l’accesso alla piazza con moto e motorini. Il problema non è limitato allo spazio intitolato a Peppino Impastato e coinvolge anche il Parco Pertini, la zona davanti all’ufficio postale e piazza Assunta, hanno raccontato alcuni ovadesi.

Individuare chi sporca o imbratta i luoghi pubblici “non è facile” ha ammesso il sindaco di Ovada, Paolo Lantero. Sabato sera erano due le pattuglie della Polizia Locale in servizio in città: I controlli ci sono ma anche con più pattuglie i vigili non potrebbero comunque essere ovunque e H24”.   Per quanto riguarda le telecamere, l’amministrazione ha in programma di installarne alcune ai varchi della Ztl “che però riprenderebbero le auto“. Il Comune ha “spazio economico” per acquistarne altre anche per monitorare quanto accade in città. La “video-sorveglianza” per il sindaco non è però la soluzione contro l’inciviltà: Puntare delle telecamere sulle piazze e aree di ritrovo rischia solo di spostare il problema qualche metro più in là. Ovviamente vigileremo ancora, anche su altre zone che si sono state segnalate dai cittadini. Le telecamere, però, sono un palliativo, una soluzione troppo semplice per un problema complesso”. La repressione “deve esserci” ma il sindaco di Ovada, ha puntualizzato, crede molto di più nella forza dell’educazione: “Garantisco l’impegno dell’amministrazione ma per risolvere queste situazioni serve un importante lavoro per far comprendere l’importanza del rispetto della cosa pubblica. Un lavoro che deve passare dalle famiglie, dalla scuola e dalle istituzioni e che qualche volta manca, a tutti i livelli”.  

 

Condividi