Autore Redazione
sabato
16 Settembre 2023
05:42
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Cronaca - Alessandria

Protesta detenuto carcere Alessandria, sindacato Osapp: “Per noi è la normalità, parola è l’unica nostra arma”

Protesta detenuto carcere Alessandria, sindacato Osapp: “Per noi è la normalità, parola è l’unica nostra arma”

ALESSANDRIA – “Per chi guardava dall’esterno può sembrare un fatto eclatante ed eccezionale, per noi agenti di Polizia Penitenziaria è ormai la normalità“. Il segretario regionale del sindacato Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria), Cataldo Pino, ha commentato così la protesta di un detenuto che, venerdì, è rimasto sui tetti del carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria per oltre quattro ore. 

“Una protesta molto simile a quella avvenuta qualche mese fa” ha aggiunto il segretario Pino “è solo una delle tante che quotidianamente la Polizia Penitenziaria si trova ad affrontare all’interno degli istituti, con la semplice differenza che questa è stata portata all’esterno del muro di cinta. Non più tardi di una settimana fa abbiamo negoziato per ore, prima nella sezione circondariale e qualche giorno dopo nella la sezione Reclusione, con detenuti che, forti del buonismo che li circonda, diventano sempre più pretenziosi, minacciando i gesti più disparati: dalle minacce con olio bollente all’uso di lamette o armandosi di strumenti armi rudimentali che di volta in volta si procurano, come ad esempio le gambe in legno dei tavoli o le bombolette di gas”.

“L’unica arma in dotazione agli stessi poliziotti che si trovano ad affrontare di volta in volta l’evento critico è la comunicazione, la mediazione, la parola ha concluso Cataldo Pino “la cosa che più preoccupa è che, ormai, le proteste poste in essere avvengono per i motivi più futili, forti della gogna mediatica a cui è sottoposta la Polizia Penitenziaria che i media descrivono come composta da aguzzini”. 

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