17 Ottobre 2023
16:30
Attentato a Bruxelles: “La preoccupazione più grande è la serenità dei nostri figli”. Il racconto di una alessandrina
BRUXELLES – Ha sconvolto tutti l’azione terroristica di Abdesalem Lassoued a Bruxelles, che ha fatto ripiombare il Belgio in un clima di paura e tensione. Una situazione che vive anche Eugenia Tibaldeschi con la sua famiglia. Lei, alessandrina, lavora al Parlamento europeo e si è trasferita nella capitale da qualche mese e abita a soli 500 metri dal luogo dell’attentato che si è consumato lunedì 16 ottobre. Il dramma rimbalzato immediatamente in tutte le tv internazionali non lo ha percepito subito, ha spiegato a Radio Gold, “perché abitiamo vicino a una grande via dove si trovano due ospedali e quindi con un continuo sottofondo di sirene, ma una famiglia nostra amica ci ha contattati chiedendo se stessimo bene ed è in questo modo che abbiamo scoperto l’accaduto“.
“Grazie a Dio – racconta ancora Eugenia – la Polizia ha lavorato incessantemente per assicurare alla giustizia questo criminale e questa mattina la scuola di mia figlia è stata chiusa precauzionalmente, spostando tutta la didattica on line. Allo stesso modo i palazzi istituzionali sono stati tutti chiusi con i dipendenti messi in telelavoro“.
Il 16 ottobre l’uomo ha sparato, vicino a Place Sainctelette, uccidendo due persone di nazionalità svedese per darsi poi alla fuga. La Polizia questa mattina ha individuato l’attentatore e ha poi ingaggiato uno scontro a fuoco. Ferito al torace, l’uomo è stato trasportato in ospedale dove è morto.
Quanto avvenuto in Belgio torna a caricare di apprensione un Paese che rappresenta il cuore dell’Europa. “Vivere in uno stato d’allerta non rende sereni – ha spiegato Eugenia Tibaldeschi – ma metteremo in atto tutte le indicazioni che ci sono state fornite e speriamo che non si ripetano questi eventi. La mia preoccupazione più grande è la serenità dei nostri figli. Bendetta mi sembra non eccessivamente preoccupata ma in questi giorni cercheremo di alzare il livello di attenzione“.