Autore Redazione
giovedì
16 Novembre 2023
05:55
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Cronaca - Alessandria

Fiab “Amici delle Bici” promuove le corsie ciclabili ad Alessandria: “Così le auto andranno più piano”

Fiab “Amici delle Bici” promuove le corsie ciclabili ad Alessandria: “Così le auto andranno più piano”

ALESSANDRIA – “Finalmente”. Il vicepresidente di Fiab Amici delle Bici di Alessandria Claudio Pasero ha espresso tutta la sua soddisfazione per la novità apparsa su diverse strade alessandrine da qualche giorno: le corsie ciclabili e le “case avanzate”.

“Avevamo proposto un progetto simile alla precedente giunta quando c’era la possibilità di poter contare su un finanziamento regionale” ha sottolineato a Radio Gold Claudio Pasero “l’amministrazione aveva preferito concentrare tutte le risorse per la nuova ciclopedonale verso Cabanette. Questo progetto, invece, è stato anche condiviso nell’ambito della Consulta Comunale Mobilità Sostenibile”. 

“Le bici devono stare sulla strada ed è giusto che, attraverso le corsie ciclabili, sia evidenziato il loro tratto di pertinenza (che, come ha precisato l’assessore Serra, non sarà esclusivo e non ci sarà alcun restringimento della carreggiata per le auto). Anzi, la presenza delle bici favorirà la moderazione della velocità delle auto. Un automobilista deve essere cosciente che nella stessa strada può transitare un ciclista. Se una bici sta percorrendo la corsia ciclabile l’auto deve stare dietro e sorpassarla quando è possibile. Le corsie ciclabili aumentano la sicurezza: in questo modo l’automobilista non ha sorprese e non c’è il rischio che veda spuntare all’improvviso una bici. Ripeto, in città le bici devono transitare lungo le stesse strade delle auto”.

“D’altronde” ha concluso Pasero “le corsie ciclabili sono già presenti in tantissime città italiane. Quando mi è capitato di andare in giro in bicicletta le ho viste a Genova, Torino, Milano, Pavia, Piacenza, Bari, Foggia, Verona e anche in città più piccole come Pinerolo o Loano. Serve un cambio culturale. La strada non è solo delle auto. Prima di tutti ci sono i cosiddetti utenti deboli: le persone con disabilità, poi i pedoni, poi i ciclisti e, alla fine, gli automobilisti”. 

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