22 Novembre 2023
12:26
Vinci-Nervi-Fermi-Migliara: progetto sull’autostima per prevenire altri drammi come quello di Giulia
ALESSANDRIA – Una iniziativa già programmata ma che, dopo il dramma della giovane veneta Giulia Cecchettin, è diventata ancor più importante. Si intitola “Io posso” il progetto promosso dallo Zonta Club Alessandria dedicato alla cura dell’autostima nei giovani. L’iniziativa, giunta alla terza edizione, si completerà entro metà dicembre e ha coinvolto gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Vinci-Nervi-Fermi-Migliara”, in particolare i ragazzi delle classi 4^ Moda-Fermi, 3^ Servizi Commerciali-Migliara e 4^Relazioni Internazionali e Marketing-Vinci.
Lunedì si è tenuta la presentazione, nell’aula magna del Vinci alla presenza degli oltre 40 studenti coinvolti e del dirigente del Polo Tecnico Professionale di Alessandria, Giuseppe Ferina, della vice preside Monica Moro, dell’insegnante Annalisa Benzi. Ciascuna classe parteciperà a laboratori di due ore a partire dal 29 novembre a cura delle counselor Paola Roggero, Deborah Di Cataldo e Antonella Verardo che hanno sviluppato per Zonta Club Alessandria il percorso nei precedenti anni scolastici all’Enaip Alessandria e il For.al Valenza. Esperienze di successo che determinano la prosecuzione in un terzo polo scolastico.
Saper riconoscere il proprio valore, ritenersi adeguati e competenti, sono aspetti della personalità che condizionano la vita di ciascun individuo. Zonta Club Alessandria offre uno strumento che va in aiuto dei ragazzi in una fase critica della loro crescita, quella in cui si affrontano molti cambiamenti per cui la percezione del proprio aspetto fisico, il rendimento scolastico, la prestazioni sportive, il proprio “successo” sociale talvolta rendono particolarmente vulnerabili gli adolescenti. Il percorso di Zonta è stato pensato in particolare per le ragazze, ma viene offerto con una trattazione inclusiva per l’intera classe.
“La stima di sé si costruisce attraverso esperienze di accettazione, amore e valorizzazione vissute con le figure più significative della propria esistenza (genitori/nonni, insegnanti), ma si rafforza e si indebolisce nel corso di tutta l’esistenza. La mancanza di autostima ha un effetto vortice dal quale da soli non è facile uscire: la mancanza di fiducia in se stessi porta ad avere paura delle novità; si ha la tendenza a rimandare gli impegni, ad evitare di assumersi rischi, non si chiede aiuto e la determinazione diventa sempre più carente, con l’aumento dell’insofferenza verso le critiche. Avere fiducia in se stessi mette al riparo dai giudizi degli altri. I nemici dell’autostima sono molti, imparare a riconoscerli è importante” ha evidenziato Simonetta Bisio presidente di Zonta Club Alessandria che ha rimarcato: “La mancanza di autostima apre ad un’altra piaga sociale: la violenza sulle donne che porta con se altre gravissime problematiche. L’autostima è un potente antidoto”.
Alla presentazione ha presenziato la vice sindaca della città di Alessandria, Marica Barrera, insegnante del Polo scolastico che ha ringraziato Zonta per il supporto alla scuola che “deve essere promotrice di progetti come questo che aiuto i ragazzi a diventare buoni cittadini, parte di una società in cui il rispetto tra individui, il riconoscimento del proprio valore e del valore dell’altro sono elementi indispensabili ad evitare fatti quelli che hanno coinvolto giovani poco più grandi dei nostri studenti, creando una ferita che è di tutto il Paese“ con un chiaro riferimento al femminicidio di Giulia Cecchettin.
Dopo gli interventi della responsabile del progetto Io Posso in Zonta, Simonetta Pozzi, e dell’illustrazione delle fasi in cui si articolerà il percorso che porterà i ragazzi ad aumentare la propria stima di sé, a riconoscere il loro valore e quindi avere maggior fiducia in se stessi, a sapersi confrontare meglio con gli altri per affrontare insieme e non da soli le proprie insicurezze, il dirigente Ferina ha concluso: “La scuola fornisce strumenti perché al suo interno si costruisce la personalità di ogni cittadino, la sua identità. Contribuire a dare valore alla persona è l’essenza di un progetto che aiuterà chi è stato scelto per esserne il protagonista e ha già trovato interesse in questa modalità che introdurrà stimoli nuovi per avviare quel cambiamento che parte dalla valutazione di sé alla accettazione di sé, che genera responsabilità e consapevolezza attraverso il confronto, l’impiego di parole forse nuove che accompagneranno una crescita di cui si vedranno presto i risultati”.
Alla base di ogni virtuoso cambiamento è necessario l’ascolto profondo di sé. Nel primo incontro i ragazzi saranno condotti per mano per esprimere le proprie idee, acquisire fiducia in sé stessi e “innescare la miccia verso i propri desideri”. Così si passerà al primo obiettivo, la consapevolezza che porta a scoprire che ciò che apprezziamo nell’altro risiede anche in se stessi. Lungo il percorso i ragazzi acquisiranno la capacità fondamentale del credere in se stessi. Così si rinforza l’autostima. Un “lavoro” che verrà costruito in un tempo breve, qualche settimana, all’interno di più gruppi composti da poche unità di persone.