Autore Redazione
mercoledì
2 Dicembre 2015
13:54
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Cronaca - Valenza

Nel 2016 il nuovo complesso Bulgari con un’Accademia di formazione e 300 assunzioni in vista

Nel 2016 il nuovo complesso Bulgari con un’Accademia di formazione e 300 assunzioni in vista

VALENZA – Valenza potrà restituire forza all’arte che l’ha contraddistinta per decenni, quella orafa. Lo farà grazie all’aiuto di Bulgari, il noto marchio del lusso che, nell’estate del 2016, inaugurerà il nuovo stabilimento di produzione a Valenza. Sarà il più grande d’Europa, destinato ad assumere in prospettiva 310 persone

Il complesso verrà inaugurato nell’estate del 2016 e riunirà in un unico luogo due stabilimenti produttivi, quello di Valenza e quello di Solonghello, per arrivare a 690 dipendenti complessivi entro il 2020

“La scelta di investire su Valenza – ha spiegato Jean-Christophe Babin (nella foto di copertina di Walter Zollino), Amministratore Delegato di Bulgari – è stata dettata dal fatto che il distretto valenzano è stato uno dei siti storici in cui si è sviluppata l’arte orafa. E per noi era importante valorizzare questa arte attraverso una manifattura che fosse anche il simbolo di una certa Italia, molto imprenditoriale, creativa e che produce manufatti nel mondo, un Paese rivolto verso il futuro”.

Per farlo Bulgari punterà con forza su un percorso formativo ambizioso. Come ha spiegato Babin lo stabilimento ospiterà infatti “la prima Bulgari Academy che agirà in complementarietà con gli istituti esistenti senza mettersi in competizione”.

Un progetto questo delineato con precisione da Nicolò Rapone, Operations Director di Bulgari Gioielli Spa: “la formazione sarà gestita in tre fasi. Sul territorio nazionale faremo una campagna di recruiting e di talent-scouting coinvolgendo una decina di scuole del territorio, quindi sicuramente Vicenza e Arezzo, che ospitano scuole nazionali di valore. Ma coinvolgeremo anche scuole non convenzionali come quelle in Sicilia e a Caserta. Presenteremo il progetto e le prospettive di lavoro per dare sbocco a un inserimento diretto o a un percorso di formazione. Sul territorio valenzano e piemontese abbiamo intenzione di continuare a lavorare in maniera positiva con il Foral e siamo disponibili oltre che ad appoggiarci alla formazione normale anche a finanziare dei corsi di formazione targati Bulgari. In questo senso – ha aggiunto Raponestiamo lavorando con i centri per l’impiego del comune di Valenza, della Provincia, con l’assessorato all’istruzione e alla formazione della Regione e anche con il Foral. Si tratta di una situazione di vantaggio di cui potranno beneficiare tutti gli operatori di settore. Il terzo ambito su cui opereremo sarà quello di Bulgari Academy, dentro le mura dello stabilimento. Un’area di formazione che ospiterà a rotazione una ventina di persone in arrivo dalle scuole, dai luoghi di formazione o presi dal mercato. È una struttura interna che sarà attiva subito”. 

L’aspetto formativo sarà centrale per Bulgari che intende investire proprio sui giovani ha spiegato ancora Nicolò Rapone. L’azienda infatti “vuole comunque continuare a mantenere una certa freschezza anagrafica. Noi abbiamo una età media in produzione di 40-42 anni e delle 300 nuove assunzioni 170 saranno giovani, la restante parte, quella dei più esperti verrà invece recuperata sul mercato. Per noi è importante in prospettiva mantenere una età bassa perché vogliamo persone che ci accompagnino nel corso degli anni, senza comunque escludere artigiani che lavorano sul mercato”.

La stragrande maggioranza dei futuri assunti sarà costituita da orafi, chi fa le cere, chi recupera il metallo, gli addetti di controllo numerico, ma soprattutto gli orafi di banco, gli incassatori e i pulitori, coloro che stanno nella fase finale di assemblaggio e di finitura del gioiello.

 

Il percorso avviato da Bulgari piace, ovviamente, all’amministrazione che confida molto sull’attenzione riservata all’artigianalità orafa “perché – ha spiegato il sindaco di Valenza Gian Luca Barbero in un’epoca in cui abbiamo vissuto tutti la delocalizzazione oggi possiamo cominciare a guardare a un momento in netta controtendenza. Per noi è molto importante perché al di là del valore dell’impresa e dell’occupazione che ne deriva da questo investimento conferma un valore decisivo, quello dell’arte orafa valenzana, messo in crisi dalle difficoltà del nostro Paese. Possiamo tornare a confidare nel profondo capitale del nostro know-how, del nostro sapere, tutte cose che sentivamo messe in discussione. I nostri giovani potranno guardare a questo mestiere come qualcosa in cui investire”.

“Vogliamo rafforzare questo simbolo di eccellenza – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Giovanna Pentenero. In questo anno, da quando Bulgari ha raccontato l’intenzione di investire in arte orafa, abbiamo sviluppato una collaborazione importante e questa sinergia potrà essere una esperienza virtuosa in grado di permettere la riqualificazione e la formazione delle persone, grazie ai fondi comunitari. Dobbiamo ringraziare Bulgari per aver scelto di investire su un territorio di alta gamma che ci incoraggia non solo dal punto di vista occupazionale”.

Tornando alla nuova struttura Bulgari sorgerà in strada Ariara e sarà costruita anche grazie all’utilizzo di tecnologie innovative e di materiali a basso impatto ambientale. Una struttura esterna “proteggerà” il corpo vero e proprio e questo consentirà di rendere più efficiente la climatizzazione dello stabilimento.  Il nuovo complesso, che ospiterà funzioni produttive e amministrative, sarà composto da due edifici dai caratteri architettonici decisamente differenti “per creare un ponte ideale tra innovazione e tradizione – ha spiegato ancora Jean-Christophe Babin“. Il progetto infatti prevede sia il recupero di un edificio già esistente dal grande valore storico, la Cascina dell’Orefice, sia la realizzazione di un nuovo complesso. La Cascina, sede agli inizi del ‘800 del primo insediamento orafo di Valenza, sarà interamente ricostruita, valorizzata e ampliata grazie all’aggiunta di una nuova ala interamente rivestita in vetro. La struttura nuova invece sarà distribuita su tre livelli, caratterizzata da una corte interna di quasi 600 mq appositamente inserita nel progetto per garantire all’intero complesso una corretta illuminazione e ventilazione naturale. 

“Quella di oggi è una tappa storica per Bulgari e per Valenza – ha concluso Babin. Con la costruzione della nuova Manifattura, che amplierà la forza produttiva del marchio fornendo i volumi necessari a sostenere la crescita del mercato, il gruppo Bulgari avrà a sua disposizione la più grande manifattura di gioielleria d’Europa”.

Con questo investimento Bulgari intende proseguire la striscia di risultati positivi conseguiti in questi anni come ha spiegato Nicolò Raponeil mercato sta andando bene. Dal 2013 al 2015, in termini di volumi, la nostra produzione è più che raddoppiata. Il mercato del gioiello ha un potenziale incredibile e non vogliamo fermarci. I grandi big hanno ancora una quota marginale del mercato mondiale. Per noi sicuramente c’è spazio”.

Come spiegato in chiusura dall’amministratore delegato di Bulgari, Jean-Christophe Babin, “Valenza si aggiunge ora al laboratorio di Alta Gioielleria a Roma, alla Manifattura accessori a Firenze,  ai laboratori di sviluppo dei meccanismi e assemblaggio degli orologi in Svizzera. La grande sfida sta nel mantenere un’altissima qualità e farlo in un modo sempre più competitivo”.

Fabrizio Laddago

Di seguito le foto di Walter Zollino:

Il rendering dello stabilimento:

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