Autore Redazione
mercoledì
24 Gennaio 2024
14:19
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Cronaca - Novi Ligure

A Novi otto denunce per la rissa al circolo dell’Ippodromo e l’aggressione con spranghe davanti a un bar

A Novi otto denunce per la rissa al circolo dell’Ippodromo e l’aggressione con spranghe davanti a un bar

NOVI LIGURE – I Carabinieri di Novi Ligure hanno denunciato otto persone tra i 25 e i 55 anni per i fatti avvenuti la sera dello scorso 26 agosto al circolo dell’Ippodromo e davanti a un bar di viale Saffi. Tutto era iniziato al circolo con una discussione tra due donne per futili motivi, degenerata in rissa tra gli avventori. Durante il tafferuglio erano state usate delle bottiglie come armi. Uno dei due gruppi si era poi allontanato.

Tre uomini coinvolti si erano ritrovati in un bar in viale Saffi e, mentre erano seduti ai tavolini, erano stati aggrediti da cinque persone armate di spranghe che, dopo essersi in particolare accaniti contro uno degli avventori, erano scappati. Tra loro anche il marito di una delle donne che avevano scatenato la zuffa al circolo e che aveva a sua volta partecipato.

La persona aggredita ha riportato la frattura del setto nasale e altre lesioni. Frattura al setto nasale anche per una delle due donne protagonista della prima rissa, mentre l’altra aveva riportato delle lievi lesioni. Lieve trauma anche per un giovane colpito da una bottigliata. Nonostante i gravi fatti e le ferite riportate nessuno, né al circolo né al bar, aveva allertato il 112 e le forze dell’ordine.

Venuti a conoscenza dei fatti, i Carabinieri di Novi hanno subito fatto scattare i primi accertamenti e, in seguito, le indagini dopo la denuncia di alcuni partecipanti. Grazie alle testimonianze e all’analisi delle telecamere, i militari hanno quindi identificato tutte le persone coinvolte. Sette hanno dei precedenti di polizia. Tra le cause di tanta insensata violenza l’abuso di alcool, un fenomeno diffuso che i Carabinieri, in collaborazione con altri enti preposti, cercano di contrastare da sempre, con iniziative che possano prevenire prima ancora che reprimere.

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