Autore Redazione
sabato
3 Febbraio 2024
19:08
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Cronaca - Alessandria

Alessandria e Solero ricordano il Capitano Bruno Pasino e i tre partigiani uccisi a Casalbagliano

Alessandria e Solero ricordano il Capitano Bruno Pasino e i tre partigiani uccisi a Casalbagliano

ALESSANDRIA/SOLERO – Si è tenuta questo sabato la cerimonia in ricordo del Capitano Bruno Pasino, Medaglia d’Oro al Valor Militare, e dei tre partigiani combattenti Giacomo Colonna, Osvaldo Caldana e Maurizio Guichard trucidati a Casalbagliano nella notte tra il 30 e il 31 gennaio del 1945.

La commemorazione è iniziata nella Sala Consiglio del Comune di Alessandria ed è proseguita poi davanti al Monumento a Casalbagliano con la deposizione di corone e fiori e con la lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare conferita nel 1952 al Capitano Bruno Pasino: “Dopo l’armistizio, con fedeltà e decisione, intraprendeva la lotta di liberazione organizzando la resistenza nella valle del Tanaro e dando vita ad una Brigata di partigiani che comandava valorosamente. Comandava numerose azioni di guerriglia e di sabotaggio, particolarmente distinguendosi nell’insidiare il traffico stradale e ferroviario del tedesco fra Asti e Alessandria. Caduto durante un’azione in mani nemiche, affrontava con fermo ed esemplare contegno venti giorni di interrogatori e di atroci torture nulla rivelando. Massacrato in un bosco, chiudeva da prode la vita spesa nel servizio degli ideali di libertà e di Patria”.

È seguita poi la commemorazione a Solero con la messa in suffragio ai caduti. La cerimonia è stata promossa dall’Amministrazione Comunale di Alessandria, dall’Amministrazione Comunale di Solero, dalla Federazione Provinciale dell’Istituto del Nastro Azzurro, da A.N.F.C.D.G.-Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra e da A.N.P.I. – sezione provinciale di Alessandria, con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Alessandria e dell’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Felizzano (Scuola Secondaria di Primo Grado “Lucio Ferraris” di Solero).

In copertina e nell’articolo foto di Claudio Desimoni.
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