Fiorella Mannoia ai giovani “Seguite le vostre passioni. Oggi, purtroppo, non si danno seconde possibilità”

SANREMO – Fiorella Mannoia è una star, nella sua voce, nelle sue interpretazioni e nella vita. A Sanremo questo pomeriggio l’artista ha incontrato i giornalisti nella sala Lucio Dalla per raccontare della sua Mariposa. “È nata come omaggio alle tre sorelle Mirabal, uccise il 25 novembre del 1960 dal regime del dittatore Trujillo“ ha spiegato Fiorella. Poi la domanda sul perché la gara lei già affermata – e quest’anno compirà 70 anni “come la Rai” ha detto: “Noi più affermati dobbiamo metterci in gara, mi sono buttata. Abbiamo deciso che era la scelta giusta già la scorsa volta che partecipai e per la prima volta ho sfiorato il podio”. E poi ricorda la scelta di Gabbani nel 2017: “Il suo gesto di inchinarsi era così elegante e ci hanno descritti sempre come rivali e invece domani sera saremo sul palco per divertirci insieme”.

Ai giovani Fiorella dice: “È sempre difficile dare consigli agli altri, bisogna perseguire le proprie passioni. Noi abbiamo avuto il tempo di poter crescere, c’era qualcuno che ti dava a una seconda e terza possibilità. Ora si arriva al grande pubblico con i talent: a questi ragazzi una seconda possibilità non viene data. Io ho partecipato a Sanremo a 27 anni con Caffè Nero Bollente. Consiglio: crescete, leggete, dovete crescere”.

Poi l’appello in difesa dei diritti delle donne: “È in discussione la convenzione di Istanbul sui diritti delle donne. Ci vogliono sempre angeli del focolare o crocerossine, insieme siamo tutte e due vittime: uomini e le donne devono insegnare ai nostri figli il rispetto dell’altro, chiunque sia”. Poi l’appunto sull’ultima parola della canzone “Quello che le donne non dicono”, dove lei “ho cambiato solo quel sì che potrebbe essere un no. E se una donna dice no è stupro. Il sesso senza consenso è stupro”.