11 Febbraio 2024
17:25
Provincia di Alessandria al quarto posto per perdita di imprese artigiane
ALESSANDRIA – Il mondo degli artigiani si sta assottigliando mentre torna ad aumentare il numero di partite Iva. Questa l’analisi della Cgia di Mestre che spiega come, al 31 dicembre scorso, infatti, ci fossero 5.045.000 lavoratori indipendenti ma, sebbene il numero sia in leggero aumento rispetto a quattro anni fa, questo dato rimane ben lontano dai 6,2 milioni che registravamo agli inizi del 2004. A comunicarlo è l’Ufficio studi della Cgia.
Non tutte le categorie appartenenti al mondo del lavoro autonomo godono di buona salute, anzi. Molte professioni sono in grosse difficoltà e il loro numero sta diminuendo: sono i lavoratori autonomi ‘classici’, come gli artigiani, i piccoli commercianti e gli agricoltori. Diversamente, sono in espansione le partite Iva senza albo od ordine professionale. Alcuni esempi di professioni non regolamentate? I web designer, i social media manager, i formatori, i consulenti agli investimenti, i pubblicitari, i consulenti aziendali, i consulenti informatici, gli utility manager, i sociologi, gli amministratori di condominio.
Il crollo del numero degli artigiani, dei commercianti e degli agricoltori ha interessato tutte le regioni, ma in particolare le Marche (-17,2 per cento), il Piemonte (-15,5 per cento), l’Emilia Romagna e il Molise (entrambe -15,1 per cento), l’Umbria (-14,9 per cento) e il Veneto (-14,8 per cento). La provincia di Alessandria, tra i 103 capoluoghi, si colloca al quarto posto per risultato peggiore. A livello provinciale, infatti, le realtà più ‘colpite’ sono state Vercelli (-21,6 per cento), Massa-Carrara (-20,1 per cento), Biella (-19,4 per cento), Alessandria (-19,3 per cento) e Rovigo (-18,3 per cento). Tra le 103 province d’Italia monitorate, solo Napoli (+0,6 per cento) ha registrato una variazione positiva.