Robot, stampanti 3D e visori: l’Istituto Comprensivo Pascoli di Felizzano sempre più tecnologico
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – L’Istituto Comprensivo Pascoli di Felizzano si è aggiudicato importanti finanziamenti attraverso alcuni bandi strategici, messi a punto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nell’ambito del Pnrr. Tre i progetti in essere:
- Piano Scuola 4.0, Azione Next Generation Classroom. Ha lo scopo di creare ambienti di apprendimento innovativi con cui integrare la metodologia didattica quotidiana e far fronte alle sfide formative della società attuale;
- Animatori digitali 2022/2024. Ha come protagonista il docente interno Animatore digitale, incaricato della formazione dei docenti dell’Istituto stesso;
- Competenze Stem e multilinguistiche. Nasce dalla richiesta del mercato del lavoro di maggiori competenze in ambito Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Su questo fronte gli studenti italiani risultano in affanno rispetto ai colleghi europei (16,4% di neo-laureati ogni mille abitanti, contro il 27,5% della Francia, il 26,2% del Regno Unito e il 24,4% della Germania. Fonte Openopolis, 2021).
Iniziare da piccoli un percorso di “alfabetizzazione” al pensiero scientifico può essere una prima risposta che l’I.C. Pascoli di Felizzano si sta da anni impegnando a fornire ai propri studenti, tanto da essere stato accreditato come Test Center ICDL nel 2021. Fanno parte dell’Istituto Comprensivo sette plessi di Infanzia e Primaria e tre di Secondaria di I grado (Abazia e Masio, Felizzano, Fubine, Oviglio, Quargnento, Quattordio, Solero), dislocati in un territorio vasto, dalle porte della città al primo Monferrato.
Al rinnovo della dotazione multimediale di tutte le aule, con video touch o lavagne interattive multimediali e la disponibilità di pc per le attività laboratoriali, si è aggiunta la divisione di Robotica, che va ad arricchire quella di Coding, già consolidata. Sotto la guida di insegnanti adeguatamente formati, gli alunni si avvicinano al linguaggio di programmazione attraverso software come “Scratch“, familiarizzano con piattaforme quale “Mblock” per “dare vita” a una decina di robottini acquisiti. Sul fronte del disegno tecnico gli alunni possono misurarsi nella progettazione tramite “Thinkercad” e imparare a gestire i file generati per trasmetterli ad una delle stampanti 3D in funzione, in coerenza con lo spirito dell’imparare facendo (learning by doing) alla base della didattica per competenze.
“Il nostro obiettivo” ha sottolineato il Dirigente Scolastico, professoressa Giosiana Barisione – “è stimolare l’apprendimento dei più piccoli, integrando alle tradizionali metodologie esperienze di realtà aumentata, grazie a novanta visori 3D e a tre aule immersive. I bambini potranno compiere, da protagonisti sempre più appassionati e coinvolti, viaggi verosimili nell’antica Roma, in una foresta pluviale o nel corpo umano. La prossima sfida sarà nuovamente tutta formativa: acquisite le tecnologie come strumenti familiari, verrà avviato un progetto di mentoring sulle Stem, per favorire un approccio critico e consapevole del loro utilizzo, grazie a una metodologia di formazione basata tra un soggetto con più esperienza e uno con meno esperienza. Al centro di ogni progetto ci sono innanzitutto la persona e la sua possibilità di realizzazione in una società che sempre più richiede competenze specifiche”.
Un ulteriore progetto che l’Istituto sta elaborando riguarda la formazione del personale scolastico per la transizione digitale nelle scuole. La dotazione informatica e le discipline Stem non allontanano lo sguardo dell’Istituto dalla prima fonte di benessere dei propri studenti, che fonda le radici sul dialogo e sullo studio delle humanae litterae, senza le quali nessuno acquisirebbe capacità critiche e strumenti per conoscere il mondo.