Cronaca - Alessandria

A Castelletto Monferrato una strada abusiva e realizzata con macerie edili: multati i responsabili

AGGIORNAMENTO – In merito alle contestazioni mosse dai Carabinieri Forestali rispetto alla scoperta di una strada abusiva composta da materia edile, oggetto della notizia riportata in questo articolo, relativa al nuovo stabilimento della azienda Stilnovo Srl a Castelletto Monferrato, la legale rappresentante della ditta, Maria Grazia Malagoli Rossini, ha spiegato che la strada era in realtà “un battuto per accesso al cantiere dei mezzi pesanti che solo in questo modo avrebbero potuto lavorare in sicurezza senza rischio per gli operatori“. Un tracciato necessario all’accesso e all’uscita in sicurezza dal cantiere. L’azienda, ha precisato la legale rappresentante, inoltre avrebbe “poi rimosso” quel percorso “a lavori ultimati“. Infine, in base ai rilievi compiuti, le macerie rinvenute nel tracciato sono state “immediatamente catalogate come non pericolose come emerso dal verbale dei Carabinieri della Forestale (del 7 dicembre scorso) e da una successiva analisi chimica da noi commissionata“.

CASTELLETTO MONFERRATO – I Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Alessandria hanno scoperto una strada di 65 metri per 8 circa di larghezza totalmente abusiva e interamente composta da macerie di natura edile. Si trovava vicino a un cantiere edilizio a Castelletto Monferrato, allestito per la ristrutturazione di un capannone industriale.

Ad allertare i militari è stato un ispettore ambientale della Polizia Locale di Alessandria. Dai successivi accertamenti è emerso che i rifiuti derivavano dalla ristrutturazione del capannone vicino e che erano stati riutilizzati proprio per la realizzazione della strada senza aver subito prima il necessario trattamento di recupero previsto dalla normativa ambientale.

Il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Alessandria, in collaborazione del Nucleo Carabinieri Forestale di Alessandria, ha quindi svolto tutte le verifiche e le acquisizioni documentali del caso ponendo in luce significative incongruenze nelle quantità di rifiuti dichiarati dalla parte e segnalando dunque all’Autorità Giudiziaria il reato di smaltimento illegale dei rifiuti edili utilizzati per la realizzazione della strada.

La ditta trasportatrice dei rifiuti, inoltre, era autorizzata solo per quelli auto-prodotti: in questo caso, però, lavorava per conto di un’altra società. Tre i soggetti di nazionalità italiana segnalati per la mala gestione dei rifiuti cui sono state impartite prescrizioni asseverate per la rimessa in ripristino ambientale dello stato dei luoghi. L’iter normativo prevede in questi casi che, qualora i responsabili bonifichino l’area, il reato si estingua ed essi siano direttamente ammessi al pagamento di una sanzione amministrativa di 6.500 euro ciascuno, ponendo così fine al contenzioso.

Per il trasporto effettuato in modo irregolare e per l’errata compilazione del registro di carico e scarico dei rifiuti prodotti, alla ditta esecutrice dei lavori sono state inoltre elevate ulteriori due sanzioni amministrative rispettivamente di 6.500 e 516 euro. L’Arma dei Carabinieri ha ricordato che i rifiuti derivanti dalle demolizioni edili devono essere avviati a corretto trattamento/smaltimento e solo successivamente possono essere riutilizzati. In alternativa deve essere previsto nel piano di gestione del cantiere il riutilizzo in loco dopo aver effettuato tutte le analisi previste dalla normativa al fine di scongiurare una eventuale contaminazione del sito (come, ad esempio, la presenza di amianto).

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