8 marzo, ad Alessandria il centro antiviolenza me.Dea rinnova l’appello al Comune: “Serve una sede più ampia”
ALESSANDRIA – Un 8 marzo speciale per il centro antiviolenza me.Dea di Alessandria. La Giornata Internazionale della Donna, infatti, arriva a pochi giorni dalla importante cerimonia in programma al Quirinale: il 20 marzo la presidente dell’associazione di promozione sociale nata nel 2009, Sarah Sclauzero, riceverà dal Capo dello Stato l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Sergio Mattarella, infatti, ha inserito la professionista alessandrina nella lista di 30 cittadini italiani insigniti “per il loro impegno civile, di dedizione al bene comune e di testimonianza dei valori della Repubblica”.
“Un evento inaspettato” ha spiegato Sclauzero ai microfoni di Radio Gold “ma è il riconoscimento del nostro impegno: è la prima volta che un centro come il nostro viene premiato, la presidente di D.i.r.e (Donne in Rete contro la violenza, ndr) si è complimentata con noi, è un riconoscimento all’intera rete. Magari” ha continuato la presidente di me.Dea “questa onorificenza potrà contribuire ad accelerare i tempi della promessa fatta dall’amministrazione comunale”.
La sede alessandrina di me.Dea, in via Palermo 33, non è infatti più compatibile con la mole di lavoro e iniziative che l’associazione porta avanti ogni giorno contro la violenza di genere e in supporto delle donne che vogliono ripartire da zero: “I locali sono esigui: ci sono solo tre stanze. In una rispondiamo al telefono e nelle altre due vengono organizzati i colloqui. Da mesi abbiamo avviato un dialogo con l’amministrazione comunale per risolvere questa situazione. Le richieste di aiuto, infatti, aumentano: per favorire i percorsi di uscita delle donne occorrono più spazi dove poter organizzare specifici laboratori. Se, ad esempio, avessimo a disposizione almeno 200 metri quadrati con due ingressi potremmo organizzare due o tre colloqui in contemporanea e, allo stesso tempo, consentire alle operatrici che si occupano dell’organizzazione di eventi di svolgere il loro lavoro regolarmente. Ricordo, infatti, che per poter garantire percorsi gratuiti specifici di aiuto e supporto alle donne vittime di violenza è importante costruire attività che consentano la gratuità di questi percorsi, attraverso raccolte fondi. Dobbiamo puntare anche sulla sensibilizzazione e sulla formazione: ogni giorno facciamo tante attività spesso non viste”. Me.Dea oggi può contare sull’apporto di 20 operatrici formate e circa 40 volontarie.
Purtroppo le richieste di aiuto non accennano a diminuire: “Il trend è in crescita” ha concluso la presidente Sclauzero “rispetto a una media di 220 richieste di aiuto all’anno, nel 2023 abbiamo registrato un aumento del 25%. Lo stesso, in prospettiva, sta avvenendo nei primi mesi del 2024. Con una sede più ampia saremmo più tempestive nelle risposte e più solerti nel lavoro per consentire di portare avanti l’operatività dei colloqui”.