Edilizia in provincia: “Nel 2023 superate le 900 imprese iscritte, non accadeva da 11 anni”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Nel 2023 sono state oltre 900 le imprese iscritte alla Cassa Edile di Alessandria, una cifra raggiunta dopo ben 11 anni. Questo è il dato più positivo contenuto nel consueto report sull’edilizia realizzato da Ance Alessandria. “Da rilevare un significativo incremento (+29%) delle imprese edili appartenenti alla fascia 10-19 dipendenti, a testimonianza del fatto che il settore industriale ha completamente recuperato il gap rispetto al periodo precrisi, a differenza di quanto accaduto invece per il settore artigiano dell’edilizia. La tendenza dei primi mesi 2024 resta positiva ma la crescita inizia a mostrare i primi segni di rallentamento, in linea con i trend nazionali dell’edilizia: + 2% contro il +28% dell’anno precedente” ha detto il presidente di Ance Alessandria Paolo Valvassore. Cresciuti anche i numeri dei lavoratori iscritti e della massa salari, mai a questi livelli dall’inizio della crisi del 2008. Rispetto alle ore di lavoro denunciate nel 2023 è stato registrato un aumento del 6.5% rispetto al 2022, un dato inferiore del 12.5% rispetto al 2008. Costante anche l’aumento per la massa salari che ha superato da tempo i livelli pre-crisi (+8% sul 2022, +12,5% sul 2008). Rispetto ai lavori edili tra il 2° semestre 2022 e quello del 2023 nel Comune di Alessandria è stata registrata una contrazione del numero di Permessi di costruire (nuove costruzioni e ampliamenti) del 22%. Spicca, invece, il +67% registrato a Valenza tra il 1° e il 2° semestre del 2023. Capitolo Superbonus: tra il 2° semestre 2022 e il 1° semestre 2023 è stata registrata una contrazione omogenea del numero di comunicazioni di inizio lavori, dal -91 fino al -98%. “La maggior attrattività dell’incentivo straordinario del Superbonus e l’intervenuta impossibilità di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura dei bonus fiscali (introdotti dal Decreto Crediti” – DL 11/2023), hanno determinato nel biennio 2022-2023 (rispetto al 2021) nei 7 comuni centri zona della Provincia una contrazione pari al – 13 % del numero Cila e di Scia “generiche” per comunicare manutenzioni e trasformazioni (che non beneficiano del Superbonus) di edifici esistenti. Nello stesso periodo è stata registrata una flessione del – 23 % del numero di permessi di costruire, in genere richiesti per nuove costruzioni, sostituzioni edilizie e ampliamenti: tali interventi sia in ragione della loro maggiore onerosità, sia in ragione dell’assenza di bonus che ne agevolino la spesa, hanno forse risentito maggiormente dell’incremento dei tassi di interesse e dei costi di costruzione”.
Il 2022, rispetto al 2021, ha segnato in provincia un lieve incremento del +3,5 % del numero di compravendite di unità immobiliari. La proiezione sull’anno 2023 del trend registrato nel primo semestre induce a pronosticare un flessione del –6 % rispetto al 2022. Dal 2013 al 2023 è stato comunque registrato un incremento complessivo di +91% del numero di compravendite. L’anno 2022 (rispetto al 2021) l’incremento del numero di unità immobiliari compravendute ha interessato soprattutto il Comune di Alessandria (+11%). La proiezione sull’anno 2023 del trend registrato nel primo semestre induce a pronosticare una flessione più marcata (-11%) nel Novese e nell’Ovadese. Il presidente Valvassore ha poi posto l’accento su “due riforme particolarmente impattanti”: “Il nuovo codice appalti, pur avendo “consolidato” (codificandole) le più importanti novità introdotte negli ultimi 2/3 anni, non è al momento intervenuto rispetto alla qualificazione delle imprese. Anziché reclamare più controlli nei cantieri, cioè a valle, non sarebbe più sensato pretendere una migliore selezione, a monte, delle imprese che andranno a operarvi? La revisione del Pnrr dovrebbe, invece, essere subito seguita da provvedimenti adeguati sia ad assicurare il tempestivo pagamento degli interventi già eseguiti o in essere sia a rassicurare i Comuni riguardo all’effettiva disponibilità delle risorse necessarie”.