Autore Redazione
martedì
22 Dicembre 2015
04:50
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Cronaca - Alessandria

Le colpe dell’Italia fascista nel dramma della Shoah: gli studenti della provincia si preparano al Giorno della Memoria

Le colpe dell’Italia fascista nel dramma della Shoah: gli studenti della provincia si preparano al Giorno della Memoria

PROVINCIA – Far ricordare ai ragazzi il dramma della Shoah in modo più consapevole e meno formale. Questo l’obiettivo del progetto “Giorno della Memoria” ormai giunto all’11^ edizione, volto a promuovere un percorso di conoscenza e riflessione che, dallo scorso settembre, ha coinvolto le classi quinte di ben dieci istituti superiori della nostra provincia, in vista della ricorrenza del prossimo 27 gennaio. Il progetto è stato coordinato dalla Provincia e dall’assessorato al Sistema Educativo di Alessandria, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e da quella di Torino. Le scuole coinvolte sono state il Saluzzo, Galilei, Volta e Nervi-Fermi di Alessandria, il Barletti, il Pascal e il Vinci di Ovada, il Ciampini di Novi, il Sobrero di Casale e il Montalcini di Acqui.

Il professor Giampiero Armano e lo storico Agostino Pietrasanta hanno coinvolto i ragazzi in due lezioni frontali dedicate al tema dell’antisemitismo e del razzismo nella politica fascista in Italia. “La partecipazione degli studenti, quest’anno, è stata particolarmente sentita” ha sottolineato il professor Armano “la riflessione, infatti, ha coinvolto soprattutto il nostro paese e le ragioni che hanno portato alle leggi razziali del 1938.” “Leggi che non vennero approvate su pressioni della Germania” ha ricordato Pietrasanta “la responsabilità è solo della dirigenza fascista dell’epoca.”

Un mese dopo le celebrazioni del 27 gennaio, poi, il progetto “Giorno della Memoria 2016” si concluderà col viaggio degli studenti alla Risiera di Sab Sabba a Trieste, il luogo di internamento, l’unico in Italia con un forno crematorio, da dove partirono gli ebrei italiani verso i campi di concentramento e successivamente a uno di questi campi di lavoro: quello dell’isola di Rab, in Croazia. “ A Rab non c’erano camere a gas o forni crematori ma stiamo parlando di uno di quei campi di concentramento gestiti dalla gerarchia fascista, dai militari italiani” ha sottolineato il professor Armano “Lì morirono diverse migliaia di persone, tra ebrei sloveni e croati, stremati dal freddo, dalla fame e dalle violenze subite. Mi risulta poi che nessuna autorità italiana abbia ancora fatto in quel luogo una visita ufficiale, per onorare quei morti.”

Il sindaco di Alessandria e presidente della Provincia, Rita Rossa, ha lanciato un appello alle aziende del territorio per sostenere economicamente il progetto e dare la possibilità a più ragazzi di partecipare a questo viaggio.

Da febbraio, infine, tornerà nelle scuole alessandrine un altro appuntamento fisso legato al Giorno della Memoria: il torneo di pallavolo a squadre miste intitolato “Memoria sì, oblio no” che coinvolgerà ragazzi e ragazze delle scuole medie e superiori.

 

 

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