23 Aprile 2024
20:57
Distributori di assorbenti gratuiti nelle scuole: ad Alessandria la sperimentazione al Liceo Galilei
ALESSANDRIA – Si intitola “A ciclo libero” l’iniziativa presentata dal MoVimento 5 Stelle Alessandria, dal Comune di Alessandria e dalla Consulta Comunale Pari Opportunità per mettere a disposizione degli istituti scolastici del territorio alessandrino alcuni distributori gratuiti di assorbenti forniti da una azienda del territorio. Si comincerà da settembre al Liceo Scientifico Galilei. “Il conferimento verrà gestito dall’azienda specializzata, che si farà carico della fornitura dei prodotti igienici e della manutenzione dei distributori durante tutto l’anno scolastico 2024/2025. Il progetto pilota verrà monitorato con l’intento di estenderlo nei prossimi anni a tutte le istituzioni scolastiche del territorio che intendono aderire”.
L’obiettivo, hanno sottolineato i promotori, è “creare un ambiente inclusivo, dando dignità a necessità fisiologiche di tutte le studentesse, oltre che mestruazioni sicure (evitando di tenere assorbenti troppo a lungo), diffondendo anche una consapevolezza che può aiutare a un allargamento degli orizzonti, provando a sdoganare il tabù che circola in merito al ciclo mestruale”.
Parallelamente il Comune di Alessandria si farà promotore di appuntamenti di sensibilizzazione al tema con i portatori di interesse di riferimento organizzando incontri di formazione all’interno delle mura scolastiche. L’associazione Break The Silence Italia, un’organizzazione no – profit nata per contrastare la violenza di genere e per dare voce ad un cambiamento promuovendo la parità dei sessi e l’importanza del consenso online e offline, sarà protagonista di questi laboratori incentrati sull’analisi delle tematiche della parità di genere (identità di genere, gender gap, educazione sessuale) intersecate con la salute mestruale, stimolando i giovani al confronto fornendo loro dati, informazioni e chiarimenti.
“Secondo l’Unicef, 1,8 miliardi di donne non riesce a “gestire in maniera dignitosa e salubre” le mestruazioni; inoltre, 2, 277 milioni di donne vivono in uno stato di indigenza e il 40% della popolazione italiana non ha frequentato scuola o lavoro per tematiche igieniche legate alla spesa annuale ingente sostenuta per tali prodotti. Si sente spesso parlare di povertà mestruale in relazione a contesti di guerra, crisi umanitarie, disastri naturali o legati al cambiamento climatico. Spesso ci sembrano distanti dalla nostra realtà quotidiana. La verità è che la povertà mestruale è molto più diffusa e radicata di quello che pensiamo, anche nei contesti a noi più vicini. Non avere accesso o avere limitate possibilità di scelta ai prodotti per l’igiene mestruale vuol dire violare il diritto umano alla dignità. Dunque serve abbattere gli stereotipi e fare in modo che si abbia una gestione autonoma e sana del ciclo mestruale; queste frasi, in cui vengono riportati alcuni dati, sono segnale di un disagio di cui è necessario che le amministrazioni comunali si prendano in carico”.
Foto principale di Nona da Pixabay