Franco Di Mare e il mesotelioma, l’Associazione Familiari e Vittime Amianto: “Purtroppo sappiamo cosa prova”

CASALE MONFERRATO – L’intervista al giornalista e inviato della Rai, Franco Di Mare, durante l’ultima puntata di “Che tempo che fa” ha fatto conoscere a tutta Italia il dramma del mesotelioma, il cosiddetto “mal d’amianto” che, purtroppo, in provincia di Alessandria rappresenta una ferita ancora aperta. “Purtroppo conosciamo bene il dolore che prova” ha sottolineato a Radio Gold Giuliana Busto, la presidente dell’Associazione Familiari e Vittime dell’Amianto “ogni giorno assistiamo alla scomparsa di persone a noi vicine: l’ultima è stata una donna di 79 anni. Mio fratello ne aveva appena 33. In tutti questi anni il nostro impegno ha portato al Processo Eternit e alle tante iniziative per non dimenticare il dramma del nostro territorio”.

“Quando una malattia come questa riguarda un personaggio noto è umano che possa colpire di più” ha aggiunto la presidente dell’Afeva “da parte di tutta la nostra associazione c’è la massima solidarietà, vicinanza, disponibilità e comprensione. Gli auguriamo che le cure che sta facendo possano alleviare il più possibile il dolore. Di solito il mesotelioma non è un argomento che si tratta spesso: sono morti silenziose, che non fanno notizia e che avvengono nel dolore e nella solitudine. Non è semplice parlare di una malattia a oggi incurabile. Siamo in un certo senso anestetizzati dal dolore, lo dobbiamo rivivere e riprovare ogni giorno ma vogliamo andare avanti”.

Proprio questa mattina, in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime dell’Amianto (il 28 aprile, ndr), al Mercato Pavia di Casale l’Afeva ha promosso laboratori per le scuole, dall’asilo alle superiori e questa sera, alle 18, il Circolo Ronzonese (in via XX settembre, 20) Luca Maciacchini metterà in scena lo spettacolo di teatro canzone e narrazione intitolato “Morti in progress”. Martedì mattina alle 9.30, inoltre, la Sala Consiliare di Palazzo San Giorgio, a Casale, ospiterà la premiazione Vivaio Eternot.