Autore Redazione
mercoledì
30 Dicembre 2015
23:00
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Cronaca - Alessandria

Dopo due giorni Alessandria si rimette “in auto” e intanto si confronta sul centro senza macchine

Dopo due giorni Alessandria si rimette “in auto” e intanto si confronta sul centro senza macchine

ALESSANDRIA – Dopo due giorni di blocco del traffico, gli alessandrini questo giovedì  potranno accendere di nuovo il motore delle loro auto, che siano Euro 0, 1,2, 3 o Gpl e tornare a circolare liberamente anche nelle vie del centro storico. L’allerta per i livelli di polveri sottili non è ancora cessata, ma le limitazioni al traffico decise con l’ordinanza del sindaco Rita Rossa sì, almeno per il momento. Proprio questo giovedì  mattina il primo cittadino di Alessandria, in questo caso come presidente della Provincia, tornerà a confrontarsi con Arpa e con tutti i sindaci dei centri zona per fare il punto della situazione e valutare eventuali nuovi provvedimenti contro l’emergenza smog. 

A differenza di quanto pare essere successo nella ben più grande e caotica Milano, ad Alessandria il blocco del traffico sembra aver sortito l’effetto desiderato. I dati diffusi mercoledì da Arpa, ancora parziali e relativi al solo primo giorno di blocco, hanno infatti mostrato un calo dei livelli di Pm10 in città (clicca QUI per la notizia). La quantità di polveri registrata dalla centralina “Volta”, collocata all’esterno dell’area del centro storico, solo questa “off limits” a tutti i veicoli e oltretutto solo per 6 ore al giorno,  è risultata inferiore del 30-40% rispetto a quella riscontrata nella stessa fascia oraria (14-24) nella giornata del 22 dicembre.

Per avere un dato “oggettivo” ha spiegato infatti il Direttore di Arpa Alessandria, Alberto Maffiotti, i dati vanno confrontati con quelli di una giornata simile, anche dal punto di vista climatico, a quella del 29 dicembre. “Abbiamo cercato una data vicina in cui ci fosse stato un analogo transito di veicoli, quindi scuole chiuse e uffici e negozi aperti e condizioni atmosferiche simili. La stazione Volta ha medie orarie e quindi per ogni giorno abbiamo 24 dati che creano poi la media giornaliera. Il dato orario ci permette però di studiare l’effetto del provvedimento del corso della giornata. Le polveri, del resto, hanno bisogno di un lasso di tempo dalle 12 alle 24 ore per depositarsi“. Gli effetti del blocco di martedi, quindi, si vedono nelle rilevazioni orarie della tarda serata. “In una giornata in cui si sono registrati picchi di Pm10 in tutto il Piemonte, martedì anche Alessandria ha avuto un aumento di polveri sottili rispetto al giorno precedente, ma decisamente inferiore al dato del 22 dicembre e, più in generale, molto più basso rispetto al resto della regione”. La media giornaliera di polveri sottili il 29 dicembre è stata infatti di 62, quindi oltre il limite di 50, ma inferiore ai 79 microgrammi per metro cubo della giornata del 22.  Arpa ora dovrà confrontare i dati registrati il 30 dicembre con quelli “dell’analogo” giorno del 23 dicembre e, a quel punto, tirerà le somme sui due giorni di blocco. “Posso già dire, però, che i primi dati orari di mercoledì erano inferiori al limite di 50″.

 

In attesa della valutazione definitiva sull’efficacia del provvedimento da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, le due giornate di blocco hanno in qualche modo spinto gli alessandrini a riflettere sul centro storico chiuso alle automobili. Ovviamente le limitazioni di martedì e mercoledì sono state determinate dalla necessità di fronteggiare i picchi di polveri sottili e hanno quindi colpito anche i residenti, ma in molti sulla pagina Facebook di Radio Gold hanno apprezzato il centro senza auto. “Alessandria è una città che si gira tranquillamente a piedi , non capisco la frenesia di utilizzare l’auto per percorsi breviha scritto ad esempio Fabrizio, sollecitando però la creazione di parcheggi custoditi alle soglie della città dove lasciare le vetture, accompagnata da adeguati collegati con navette elettriche / ibride. Della stessa idea anche Carmelovuoi mettere la comodità di passeggiare e fare compere senza l’assillo delle auto!” ha commentato su Facebook. Finalmente libera di camminare per il centro e guardare le vetrine senza doversi “stampare sui muri delle case al passaggio di ogni auto” anche Nina non disprezzerebbe una centro senza vetture, così come Marina che, in sella alla sua bici, ha trovato finalmente “silenzio e più tranquillità” in centro.

I due giorni non sono stati comunque per tutti rose e fiori. Oltre a chi si è detto semplicemente contrario a chiudere il centro alle auto, c’è stato anche chi, al posto di passeggiare, doveva necessariamente correre per arrivare a lavoro e di disagi sembra averne vissuti. “Molto bello il centro deserto, ma se ci abiti è un incubo! Due giorni vanno bene ma non si può impedire a chi ci abita di muoversi in entrata o uscita dalla città” ha scritto Vittorio.

Indubbiamente il provvedimento anti smog non può essere semplicemente preso come modello per una Ztl ma le due giornate, ha spiegato anche il sindaco Rita Rossa, possono servire ad aprire un dialogo “senza pregiudizi” su un diverso modo di vivere la città. “Alessandria nelle ore di blocco era meno caotica e più vivibile. Una città più umana che a volte non è stata in sintonia con chi si deve spostare con l’auto per necessità. Io, però, non sono convinta che misure di questo tipo sarebbero di danno al commercio. E’ chiaro che servirebbero più parcheggi a corona e, non a caso, abbiamo inaugurato la nuova area di sosta all’ex Gil. Diciamo che questa esperienza può aprire un confronto libero, anche sui disagi che una chiusura potrebbe comunque comportare”.

Tatiana Gagliano

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