11 Maggio 2024
20:09
Al Salone del Libro di Torino l’ebook sul patrimonio degli ospedali piemontesi
ALESSANDRIA – Anche il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione Regionale, diretto da Antonio Maconi, è approdato al Salone Internazionale del Libro di Torino. Tra gli eventi istituzionali del ricco programma della giornata di apertura, infatti, figurava anche la presentazione dell’ebook “Comunità e identità: una prima mappatura dei patrimoni storici piemontesi”, realizzato dal Centro Documentazione Storia dell’Assistenza e della Sanità Piemontese.
Si tratta di un libro che contiene una ricognizione del patrimonio degli ospedali piemontesi, fatto non solo di architetture, ma anche di archivi con documenti e fotografie, biblioteche, raccolte di strumenti scientifici, arredi e opere d’arte, fra cui spiccano le quadrerie che raccolgono i ritratti dei benefattori. A presentare l’ebook Paola Cosola, Archivista del Centro Documentazione – Biblioteca Biomedica dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria, che ha ricordato come la mappatura, intesa come un primo momento di riflessione e orientamento nell’insieme del patrimonio della cura piemontese, non sia stata affidata a soggetti terzi ma ideata proprio da un gruppo di lavoro di referenti di ciascuna delle 18 Aziende Sanitarie Regionali coinvolte.
In particolare, dopo una prima “sfogliata” a “Cura e identità” attraverso l’illustrazione della scheda dedicata all’Ospedale di Alessandria, gli approfondimenti hanno riguardato le ricchezze artistiche dell’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo con l’archivista Rita Aimale e dell’Ospedale Mauriziano Umberto I di Torino con l’archivista Cristina Scalon.
A chiudere l’evento l’architetto e fotografa Elena Franco, membro del Centro Studi Cura e Comunità per le Medical Humanities del DAIRI di Alessandria, che ha sottolineato come sia fondamentale parlare di tutela, valorizzazione, gestione e condivisione del patrimonio storico, artistico e culturale in Sanità per promuoverne il riutilizzo consapevole e sostenibile, nonché per renderlo sempre più accessibile alla comunità, nell’ottica di un rinnovato rapporto di fiducia con il sistema sanitario regionale.