28 Maggio 2024
05:39
Un cittadino ringrazia i professionisti del Presidio Borsalino: “In tutti un’estrema attenzione per il paziente”
ALESSANDRIA – Sono tanti i “grazie” che Luigi Di Carluccio ha pronunciato in una lettera aperta inviata alla redazione di Radio Gold riferiti ai professionisti del Presidio Borsalino di Alessandria. Lo scorso 30 settembre a causa di una caduta, infatti, l’alessandrino ha purtroppo rimediato la rottura di entrambe le ginocchia e, di conseguenza, affrontare un lungo percorso di riabilitazione.
“Da quel momento è iniziata la trafila: ecografia, operazione, recupero post-operatorio, piano fisioterapico, piccoli movimenti ed esercizi a casa con il supporto delle gentilissime e professionali fisioterapiste dell’Assistenza Domiciliare Integrata e poi il ricovero all’Ospedale Borsalino. La struttura” ha sottolineato Luigi “è uno dei pochi ospedali frequentati in cui è evidente l’obiettivo di estrema attenzione verso il paziente, nella sua unicità. Gli operatori e le operatrici sociosanitarie, Il personale infermieristico, il personale medico e l’equipe di fisioterapiste e fisioterapisti hanno piena conoscenza del tuo caso, anche di quelli più comuni del mio, e operano con professionalità, cura, attenzione ed empatia, garantendo un soggiorno confortevole sia dal punto di vista sanitario che dell’aspetto del benessere del paziente. La quotidianità della giornata è scandita da ritmi e regole ben definiti, si lavora giustamente molto, ma con grande rilassatezza, in un ambiente che ti stimola al raggiungimento di obiettivi di miglioramento della tua situazione di paziente”.
“Dopo le dimissioni dall’Ospedale Borsalino” ha continuato il nostro ascoltatore “ho frequentato l’ambulatorio di fisioterapia dell’ospedale stesso per circa tre mesi. Anche in questo caso ho riscontrato professionalità, competenza e cura del paziente da parte delle fisioterapiste con cui ho interagito. L’ambulatorio necessiterebbe di un deciso potenziamento in termini di risorse umane anche e soprattutto per ridurre i tempi di attesa per il paziente e riuscire a servire un’utenza più ampia, ma lascio questo argomento alle prossime elezioni regionali. Per questa mia esperienza non ancora terminata, ringrazio il mio medico di medicina generale, la dottoressa Alice Monferino, l’equipe medica dell’Ospedale Civile Ss. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, in particolare il dottor Cambursano per avere scalpellato con successo sulle mie ginocchia e il personale infermieristico e sanitario dell’ospedale stesso. Ringrazio il dottor Marco Polverelli capo dipartimento e direttore di Medicina Fisica e Riabilitazione, il dottor Luca Perrero, direttore di Medicina Fisica e Riabilitazione – Neuroriabilitazione, per aver preso a cuore il mio caso, le operatrici sociosanitarie, il personale infermieristico guidato dalla caposala dottoressa Monica Barberis, il personale medico, in particolare la dottoressa Scavia e l’equipe di fisioterapiste e fisioterapisti dell’Ospedale Borsalino. Un grandissimo grazie, grazie, grazie alla fisioterapista dottoressa Silvia Camillo, senza di lei il sogno della postura eretta su due gambe sarebbe ancora materia dibattuta teoricamente. Un ultimo enorme grazie alla mia famiglia, Teseo e Renza, che è stata contrattualizzata come badante per molti mesi, ma fortunatamente a tempo determinato”.