14 Gennaio 2016
08:30
Accoltellato a morte dall’uomo che aveva fatto avances alla moglie
AGGIORNAMENTO: I Carabinieri di Pontecurone, insieme ai colleghi di Tortona e al Nucleo Investigativo di Alessandria stanno facendo luce su tutti i dettagli dell’efferato delitto di Said Chaachouay, operaio stagionale di 45 anni di nazionalità marocchina, accoltellato a morte mercoledì sera a Pontecurone da un connazionale di 35 anni, Ahmed Belaaroussi, anche lui operaio stagionale, già arrestato per omicidio e tentato omicidio. Nella tragedia è infatti rimasta gravemente ferita anche la moglie della vittima, Nakhila Hakmaoui, 28enne marocchina, raggiunta da alcune coltellate alla schiena nel tentativo di difendere il marito e ancora ricoverata in prognosi riservata, ma non in pericolo di vita, all’Ospedale di Tortona.
In base ai primi accertamenti, l’omicida nel tardo pomeriggio di mercoledì aveva fatto alcune avances alla donna che, tornata a casa, aveva raccontato tutto all’operaio di 45 anni. In serata, marito e moglie avevano poi raggiunto l’abitazione di Ahmed, in una palazzina in via Fornaia 8 a Pontecurone, per chiedere conto del comportamento tenuto con la donna. Nakhila era rimasta al piano terra mentre il marito Said era salito fino all’appartamento di Ahmed, al primo piano. Proprio sul pianerottolo, in pochi minuti, si è consumata la tragedia. L’omicida ha estratto un coltello da cucina lungo 25 cm con cui ha colpito dietro al ginocchio l’operaio. Accasciato a terra, senza alcuna possibilità di difendersi, l’uomo ha iniziato a urlare mentre l’aggressore ha continuato ad infierire, sferrando una decina di coltellate alla gamba e all’inguine dell’uomo che hanno reciso l’arteria femorale. Sentite le urla, la moglie ha cercato di difendere il marito, già riverso in una pozza di sangue. Nel tentativo di frapporsi tra i due, anche Nakhila è stata raggiunta da alcune coltellate alla schiena ma, sotto choc, non si è neppure accorta di essere stata ferita. Sono stati poi i Carabinieri, allertati dalla donna stessa e da diversi condomini che avevano sentito le grida, ad accorgersi delle ferite di Nakhila che, raccontati i primi dettagli ai militari, è poi svenuta mentre veniva affidata alle cure dei sanitari. Nel frattempo i Carabinieri si sono messi sulle tracce dell’omicida. Completamente nel panico, Ahmed Belaaroussi aveva provato ad allontanarsi dalla palazzina per poi tornare nel suo appartamento dove l’hanno trovato i Carabinieri.
L’omicida, interrogato tutta la notte dal Magistrato, è ora in carcere. I Carabinieri, intanto, continuano a raccogliere le testimonianze dei numerosi condomini della palazzina di sei piani in via Fornaia a Pontecurone, non molto distante dall’alloggio in via Statuto dove vivevano la vittima e sua moglie. La coppia era arrivata in provincia da diversi anni e non aveva figli. Entrambi erano perfettamente integrati nella comunità di Pontecurone così come l’omicida. I tre si conoscevano, ha spiegato il Comandante della Compagnia di Tortona, Roberto Ghiorzi, affiancato dal Comandante Provinciale dell’Arma, Enrico Scandone e dal Maresciallo dei Carabinieri di Pontecurone, Vincenzo De Felice, e nessuno aveva mai avuto problemi con la giustizia. I tre conducevano una vita tranquilla in una comunità che è un bell’esempio di integrazione in provincia e che ora è sconvolta per questo efferato omicidio.
La vittima, Said Chaachouay
L’omicida, Ahmed Belaaroussi,
L’arma del delitto
PONTECURONE – Tragedia mercoledì a Pontecurone. Un operaio stagionale di 45 anni, di nazionalità marocchina, è stato accoltellato a morte da un connazionale di 34 anni. Gravemente ferita anche la moglie della vittima, cittadina marocchina di 28 anni, che nel difendere il marito è stata anche lei accoltellata ed è ora ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Tortona. In base ai primi accertamenti, l’omicida aveva rivolto avances alla donna che, tornata a casa, aveva raccontato tutto all’operaio di 45 anni. Insieme, marito e moglie avevano poi raggiunto l’abitazione del 34enne, in una palazzina in via Fornaia 8 a Pontecurone, per chiedere conto del comportamento tenuto con la donna. Durante la violenta lite scoppiata tra i due uomini, l’omicida ha estratto un coltello con cui ha colpito l’operaio di 45 anni alla gamba e anche la moglie dell’uomo, intervenuta per dividere i due. Almeno 10 fendenti che hanno reciso l’arteria femorale e sono risultati letali per l’uomo, deceduto quasi subito. All’arrivo dei soccorsi, la donna, accoltellata alla schiena, è stata trasportata in ospedale mentre i Carabinieri si sono messi sulle tracce dell’omicida che, sotto choc, era tornato nel suo appartamento. Quando i militari hanno aperto la porta l’hanno trovato seduto su una sedia, in forte stato confusionale, e l’hanno immediatamente arrestato per omicidio e tentato omicidio.
Tatiana Gagliano