24 Giugno 2024
11:37
Ordinanza di bonifica della parte esterna del Polo Chimico: Syensqo smentisce il deposito del ricorso al Tar
AGGIORNAMENTO ORE 16: la multinazionale Syensqo ha smentito di aver già depositato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per chiedere l’annullamento dell’Ordinanza di bonifica e ripristino ambientale delle aree esterne al polo chimico di Spinetta.
ALESSANDRIA – Una mossa annunciata già lo scorso 4 maggio e da venerdì diventata ufficiale. La multinazionale Syensqo ha fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte per chiedere l‘annullamento dell’Ordinanza di bonifica e ripristino ambientale delle aree esterne al polo chimico di Spinetta promulgata dalla Provincia di Alessandria.
A inizio maggio Syensqo ha contestato il fatto che “la contaminazione delle “acque sotterranee” derivi da “qualsivoglia responsabilità a Solvay”, respingendo “l’equiparazione tra Edison e Solvay/Syensqo in ordine alle responsabilità dell’inquinamento della falda in ragione di una presunta inefficacia della barriera idraulica, inefficacia che trova smentita nello stesso iter amministrativo di bonifica”. Secondo Solvay/Syensqo la barriera idraulica realizzata ha ottenuto una “vera e propria bonifica dell’inquinamento storico“, alla luce di “migliaia di analisi e verifiche raccolte periodicamente per oltre 12 anni dagli Enti e da Solvay/Syensqo” che “hanno accertato ormai da molto tempo, come riconosciuto dalla stessa ARPA, la netta e continua diminuzione nelle acque di falda delle concentrazioni di tutti i contaminanti che sono scesi ai minimi valori storici mai registrati. In particolare, il cromo esavalente nelle acque di falda all’esterno del sito è sceso ai minimi storici mai registrati, con una riduzione della concentrazione media di oltre il 60%; il cloroformio, il tetracloruro di carbonio e gli altri solventi clorurati sono scesi di oltre il 90%”.