Autore Redazione
mercoledì
24 Luglio 2024
11:08
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Cronaca - Ovada

Arif, morto sul lavoro a 22 anni. Cgil: “Terza tragedia dall’inizio dell’anno. Verificheremo situazione in azienda”

Arif, morto sul lavoro a 22 anni. Cgil: “Terza tragedia dall’inizio dell’anno. Verificheremo situazione in azienda”

CASTELLETTO D’ORBA – Arif Ahmed aveva solo 22 anni. Il giovane lavoratore originario del Bangladesh è la terza persona morta a causa di incidente sul lavoro dall’inizio dell’anno in provincia di Alessandria. Il ragazzo nel primo pomeriggio di ieri è precipitato da un’altezza di circa 4/5 metri mentre lavorava alla I.M. Servizi, azienda specializzata nella produzione di bancali. Lo Spresal, ieri intervenuto insieme a 118 e Carabinieri, è impegnato a chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. Anche la Cgil vuole capire cosa sia successo e oggi manderà alcuni funzionari del sindacato a Castelletto d’Orba. Alcuni anni fa l’azienda era impiegata nel settore dell’edilizia del legno, ha spiegato il Segretario provinciale della Camera del lavoro di Alessandria, Franco Armosino. All’epoca era “controllata e sindacalizzata” poi c’è stato un passaggio di proprietà ed è diventa multiservizi. Da quel momento, ha aggiunto Armosino, l’azienda è “uscita dal radar del sindacato”. Oggi non ci sono rappresentati sindacali, o quantomeno non della Cgil, e la Camera del Lavoro di Alessandria vuole verificare la situazione “perché quando un lavoratore sale a un’altezza di diversi metri senza imbracature o protezioni c’è un problema” ha sottolineato Armosino.

I sindacati da tempo portano avanti la battaglia per aumentare la sicurezza sui luoghi di lavoro ma gli incidenti continuano. Molte situazioni “sfuggono” se non c’è “una partecipazione sindacale” che permetta di segnalare criticità ma sfuggono, soprattutto, se non si mettono in campo “maggiori forze per effettuare ispezioni e controlli, in particolare in un territorio vasto come la provincia di Alessandria, dove ci sono aziende sparse anche in tanti piccoli comuni. “Purtroppo”, ha aggiunto il Segretario Provinciale della Cgil, alcune realtà emergono solo quando accadono incidenti che obbligano a piangere altri lavoratori, come Arif Ahmed, “un ragazzo buono e sensibilecome l’ha descritto il sindaco di Silvano d’Orba, Giuseppe Coco, che aveva imparato a conoscere e apprezzare quel giovane lavoratore da quando, circa un anno fa, si era trasferito nel suo comune dove divideva una casa con un connazionale e dove ieri non è più tornato dopo essere uscito per andare a lavorare.

In una nota ufficiale la Camera del Lavoro di Alessandria ha espresso dolore e cordoglio alla famiglia del giovane, ai compagni di lavoro e alla comunità di Silvano d’Orba che lo aveva accolto. E’ ormai noto a tutti che la strage quotidiana sui luoghi del lavoro non ha nulla a che fare con la fatalità, lo dicono i numeri impressionanti che da molti anni ci riportano le cronache, lo dicono gli accadimenti stessi che raccontano una precarietà a 360 gradi del lavoro e dell’insieme del sistema che dovrebbe garantire la “sicurezza del lavoro” e che si ferma a un buon modello di leggi e norme che viene regolarmente disatteso in funzione di un risparmio di economie che uccide”.

“Vogliamo vivere nella Repubblica democratica fondata sul lavoro ha aggiunto il sindacato “vogliamo poter tornare a casa sani e vivi dopo una giornata di lavoro, vogliamo essere considerati risorsa fondamentale dello stato e per questo tutelati, vogliamo avere diritto di cittadinanza anche sul posto di lavoro, qualsiasi posto di lavoro. Un ragazzo che vola da cinque metri di altezza e muore non deve essere possibile. Siamo stanchi di piangere, comprendere le difficoltà, e non ci vogliamo rassegnare né abituare alle oltre mille morti annuali. Pretendiamo azioni concrete di prevenzione e contrasto a tutto ciò che produce questo dramma nazionale”. 

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