23 Gennaio 2016
09:56
Pubblicità sulle vetrine: il Comune sposta i pagamenti a fine febbraio e si impegna a trovare una soluzione “ragionevole”
ALESSANDRIA – La corsa dei commercianti alessandrini per cancellare scritte e ogni forma di pubblicità dalle vetrine per evitare i salati conti di Ica srl, la società incaricata di riscuotere i tributi minori per Palazzo Rosso (clicca QUI per la notizia), non ha lasciato indifferente l’amministrazione comunale. Venerdì pomeriggio la Giunta ha infatti concesso una ulteriore proroga fino al 29 febbraio per pagare l’imposta Comunale sulla Pubblicità. L’imposta, ha ricordato il sindaco Rita Rossa, è disciplinata da norme nazionali e il Comune non ha quindi potere discrezionale. Lungi dal essere un “gabelliere medioevale”, ha aggiunto, l’amministrazione incontrerà comunque i responsabili della società e le associazioni di categoria per trovare “un equilibrio tra la norma e la sua rigorosa applicazione” Di seguito il comunicato di Palazzo Rosso. “L’Amministrazione Comunale di Alessandria interviene nuovamente sul tema dell’I.C.P. (Imposta Comunale sulla Pubblicità) e dei termini di pagamento (attualmente fissati al 1° febbraio). é stata infatti calendarizzata una serie di ulteriori approfondimenti con i responsabili di ICA srl — la società concessionaria incaricata della riscossione — e i Dirigenti Comunali competenti per trovare un equilibrio tra la norma e la sua rigorosa applicazione: il tutto alla luce del principio di “ragionevolezza”.
Oggi pomeriggio si è pertanto adottata, da parte della Giunta Comunale, una deliberazione con la quale vengono prorogati i termini per il pagamento al 29 febbraio e si è deciso anche di verificare la possibilità di una modifica del vigente Regolamento comunale sull’I.C.P.. I motivi alla base di questo orientamento sono molteplici, anche se è necessario sottolineare innanzitutto come la materia dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità sia un ambito disciplinato esclusivamente da norme di carattere nazionale (risalenti al 1993) — con prescrizioni normative che determinano in modo minuzioso tutti i criteri applicativi per le diverse casistiche relative all’I.C.P. — e che l’Amministrazione Comunale non abbia poteri discrezionali in tal senso.
«Pur a fronte di questo quadro — dichiara il Sindaco della Città di Alessandria, Maria Rita Rossa — rimango convinta di quanto sia importante e strategico essere attenti alle ragioni della sostenibilità economica del nostro territorio in una contingenza storica in cui diventa sempre più “un’impresa” “fare impresa”». «L’Amministrazione Comunale, lungi dal voler rapportarsi ai cittadini come un “gabelliere medioevale”, intende cercare ogni soluzione che consenta di definire un ragionevole equilibrio tra la norma e la sua rigorosa applicazione. E questo — conclude il Sindaco Rossa — anche raccogliendo le sollecitazioni di quanti in queste ore hanno sottolineato un’eventuale eccessiva rigidità proprio dell’applicazione di queste prescrizioni normative di carattere nazionale».
Per tali motivi, si è ritenuto doveroso approvare mediante la deliberazione odierna (che verrà tempestivamente trasmessa alle associazione di categoria) un’ulteriore proroga dei termini di pagamento dell’I.C.P. fissata ora alla fine del mese di febbraio 2016. Al contempo, l’Amministrazione Comunale si adopererà per proseguire gli incontri con le stesse associazioni di categoria al fine di agevolare sempre più l’approfondimento della materia e per verificare le migliori modalità applicative del caso, considerando altresì che — per quanto riguarda il territorio comunale alessandrino — il cambio del gestore oggi rappresentato da ICA srl possa aver portato ad alcuni eventuali disorientamenti da parte degli operatori economici e commerciali.
In ogni caso, a fronte anche di quanto emerso nelle ultime ore a livello mediatico sul problema I.C.P. (e in coerenza all’azione di controllo che spetta al Comune nei confronti della società di riscossione), il Sindaco della Città di Alessandria ha dato mandato agli Uffici comunali competenti di esaminare puntigliosamente tutti quei casi che i media stessi hanno pubblicato affinché gli avvisi di pagamento recapitati nei giorni scorsi siano riferiti a casistiche tutte oggettivamente riscontrabili”.