20 Agosto 2024
05:50
“In attesa sotto il sole e senza riparo”: disagi ad Alessandria per accedere alla Guardia Medica
ALESSANDRIA – “Una situazione inaccettabile per un servizio pubblico essenziale”. Una cittadina di Alessandria ha segnalato alla redazione di Radio Gold una problematica riguardo il servizio di Guardia Medica, in via Ghilini. “Questo sabato ero in coda insieme a tanti pazienti e ho dovuto attendere in piedi, all’aperto, sotto il sole cocente, senza alcuna possibilità di riparo. Questa modalità di gestione, oltre a essere scomoda e disagevole, è del tutto inadeguata, soprattutto in caso di malessere. Inoltre, per poter essere avvisata del mio turno, ho dovuto chiedere il numero di telefono a un altro paziente. Questa prassi è assurda e penalizza coloro che, come gli anziani, potrebbero non possedere uno smartphone”.
“Mi chiedo come sia possibile che un servizio di emergenza sanitaria non disponga di un sistema più efficiente per gestire l’utenza” ha sottolineato la cittadina “in passato, l’accesso alla Guardia Medica era organizzato in modo diverso e più rispettoso delle esigenze dei pazienti. Riconosco la professionalità dei medici e degli operatori telefonici, ma ritengo che la gestione organizzativa necessiti di un urgente intervento. È necessario garantire a tutti i cittadini un servizio di assistenza sanitaria adeguato e rispettoso non solo del diritto alla salute ma anche della dignità delle persone”.
Il problema era stato sollevato da un altro cittadino due mesi fa. Ai nostri microfoni il direttore del distretto Asl Alessandria-Valenza, Roberto Stura aveva spiegato che, al momento, non è possibile isolare la sala d’attesa dall’ambulatorio, uno scenario che consentirebbe ai cittadini di entrare in attesa di essere ricevuti. “Per motivi di sicurezza, a tutela degli operatori dell’ambulatorio, la struttura deve restare sempre chiusa” aveva detto il direttore Stura “purtroppo è un problema complicato. Ad oggi non abbiamo la disponibilità di altre sedi per la guardia medica. Occorre anche precisare che, a differenza di quello che avviene al Pronto Soccorso, l’accesso viene regolamentato su base cronologica e non sulla gravità dei singoli casi. La prenotazione telefonica (chiamando il 116117, ndr) garantisce che la chiamata sia espletata e soddisfatta nel modo più opportuno, è una garanzia per gli utenti”. Rimane tuttavia il tema che una sede idonea, con uno spazio sicuro anche per i pazienti sarebbe il minimo.