Autore Redazione
lunedì
19 Agosto 2024
05:13
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Cronaca - Ovada

A Ovada i volontari Enpa sollecitano il Comune a intervenire contro il randagismo dei gatti

A Ovada i volontari Enpa sollecitano il Comune a intervenire contro il randagismo dei gatti

OVADA – “Anche in questo 2024 abbiamo combattuto la solita battaglia sul territorio per arginare il problema delle cucciolate“. Così i volontari dell’Enpa di Ovada hanno rilanciato un grido di aiuto, sottolineando la presenza di gattini abbandonati, rinnegati, oramai semi selvatici da addomesticare per poi dare in adozione, oppure malati da curare. Noi cerchiamo di sfamare e di sterilizzare i gatti delle colonie raccogliendo i fondi con banchetti e offerte. Ma continua ad essere una situazione di emergenza. Ci chiediamo ormai da anni: perché i gatti sono considerati dalle amministrazioni comunali animali di serie B? Per i cani i canili sono ovunque. E i gattili? Eppure per legge il primo cittadino è responsabile degli animali randagi sul suo territorio: sia cani che gatti. Nonostante la legge però, solamente alcuni Comuni si occupano delle sterilizzazioni. Ma ciò non è sufficiente”. 

“Chiediamo che i gatti non siano più animali di serie B, che le colonie feline siano rispettate dai cittadini, a cominciare dal primo cittadino. Chiediamo all’Asl competente di far rispettare ai Sindaci le normative vigenti riguardanti il randagismo felino e il benessere animale. La nostra associazione è sempre disponibile per venire in aiuto ai Comuni che vogliono attuare un piano di sterilizzazione. Siamo stanchi perché a volte ci sembra di combattere contro i mulini a vento. Andiamo avanti per quei musetti baffuti, per quelle code alte che ci aspettano in attesa di una carezza e un po’ di pappe”. 

I volontari Enpa di Ovada hanno infine ringraziato Manuela Badino “che con la sua abnegazione riesce ad accudire e a trovare casa a decine di piccoli gattini. E dare il massimo rispetto e supporto per tutte le cosiddette “gattare”, che quotidianamente, 365 giorni all’anno, alimentano e curano queste povere creature. Ricordando infine tutti i numerosi gatti e gattini che non sono sopravvissuti al freddo, alla malattia, alla malvagità di alcuni esseri umani, noi andiamo avanti in questa lotta cercando di rendere dignitosa la loro vita”. 

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