Autore Redazione
mercoledì
28 Agosto 2024
05:37
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Cronaca - Alessandria

In via Gandolfi ad Alessandria un progetto regionale per migliorare il decoro e la vita dei cittadini

In via Gandolfi ad Alessandria un progetto regionale per migliorare il decoro e la vita dei cittadini

ALESSANDRIA – Si intitola “Noi per la casa” il progetto promosso dalla Regione Piemonte attraverso fondi europei e dedicato alla riqualificazione della zona di via Gandolfi, ad Alessandria. Avviata lo scorso maggio, l’iniziativa ha come capofila la Cooperativa “Coompany&” che, a sua volta, ha favorito la sinergia di altre realtà sociali del territorio: le cooperative Semi di Senape, Azimut, Liberi tutti, le associazioni San Benedetto al Porto, Don Angelo Campora, Human Art e Cambalache. 

500 mila euro saranno stanziati per il ripristino di alcune aree urbane, attraverso ad esempio la sostituzione di panchine, il miglioramento di alcune aree verdi e la rimozione di auto abbandonate ma anche per promuovere il benessere abitativo, accogliendo le segnalazioni dei cittadini e supportando le persone con fragilità o con particolari necessità. Dopo la festa dello scorso luglio è stato fissato un nuovo appuntamento: giovedì 5 settembre alle 18.30 nell’area giochi di via Gandolfi si terrà un altro momento conviviale dedicato ai cittadini della zona per informali sui prossimi passi.

La sede del progetto è in via Gandolfi n. 20, un alloggio messo a disposizione dall’Agenzia Territoriale per la Casa Piemonte Sud, nel quale è attivo lo sportello di segretariato sociale dedicato all’ascolto dei cittadini, al loro orientamento, facilitazione e collegamento alla rete dei servizi sociosanitari, educativi, istituzionali. La sede del progetto è anche luogo di apertura di laboratori scolastici orientati ai bambini e ragazzi del quartiere, apprendimento della lingua italiana, di pratiche di mediazione culturale e sviluppo di una comunità più coesa e solidale.

“Con questa occasione di festa vogliamo aumentare i contatti con le persone che abitano nella zona di via Gandolfi, fornire loro informazioni utili ma anche avviare relazioni collaborative con la consapevolezza che il benessere sociale si costruisce con l’apporto di tutti ” affermano gli operatori del progetto “Noi per la casa”. Per maggiori informazioni si può scrivere alla mail  noiperlacasa@gmail.com oppure si può chiamare il 331/7369479.

Quattro le azioni previste da Noi per la casa:

1- Avvio e attivazione della rete: a questo livello è in atto la costruzione di un tavolo di coordinamento del progetto a cui partecipano i referenti dei principali servizi sociali e sanitari del territorio oltre ad ATC, che è la principale istituzione di riferimento. Il tavolo di coordinamento svolge la funzione di facilitazione della circolazione delle informazioni, della pubblicizzazione delle azioni, della prevenzione dei rischi di sovrapposizione di intervento e della condivisione delle attività con l’obiettivo di evitare la frammentazione e la dispersione di risorse.

2- Integrazione sociale. Fulcro del progetto è la sede ATC in via Gandolfi 20, un appartamento dedicato all’incontro del gruppo di lavoro per l’allestimento di un servizio “one stop shop” capace di rispondere alle richieste di aiuto sul fronte educativo, sociale e sanitario cercando di contrastare la “povertà digitale” nell’acceso alle prestazioni.

Sono poi previste, a partire da settembre le seguenti azioni:
– gruppi di lavoro e formazione con i cittadini: laboratori di macramè, educazione finanziaria, apprendimento della guida della bicicletta, cura di sé, corsi brevi di lingua italiana per patente di guida, altre attività richieste dai cittadini stessi.
– segretariato domiciliare e counseling domiciliare con operatori dedicati per colmare il divario di opportunità tra chi può muoversi liberamente e chi, invece a causa di disabilità, età anziana, barriere architettoniche non può accedere alle diverse sedi dei servizi.
– interventi di supporto domiciliare attraverso la figura della badante di condominio e dell’infermiere diffuso per garantire un maggior collegamento tra cittadini, medici di medicina generale e i servizi specialistici. A questo livello saranno realizzati specifici moduli formativi per la figura dell’assistente familiare.
– interventi di telemonitoraggio dei parametri vitali verso persone con fragilità che parteciperanno volontariamente a questa sperimentazione.
– servizi di baby sitting finalizzati alla conciliazione e dedicati a mamme con difficoltà nel rispettare orari di lavoro o che per necessità formative , devono essere sostituite nella cura dei figli durante l’orario di tali attività.

3- Promozione sociale:
-intercettazione di cittadini “facilitatori naturali” che dopo un breve percorso formativo saranno ingaggiati in azioni di buon vicinato.
-interventi educativi, di potenziamento di conoscenze e competenze destinate a bambini e ragazzi residenti nel quartiere attraverso la collaborazione con le scuole che insistono sul territorio. L’attenzione sarà dedicata a gruppi omogenei per età (6-11 e 11-15 anni)
-interventi di animazione di comunità e di teatro sociale attivati con la partecipazione dei cittadini
-istituzione del facilitatore scolastico, figura ponte triade scuola, famiglia e comunità.
– incontri di informazione e valorizzazione lingua italiana rivolto a migranti
-incontri informativi di gruppo per orientamento cittadini stranieri ai servizi territoriali
– supporto alla gestione dell’orto all’interno di spazi comunitari
– attivazione e arredo di una biblioteca a cielo aperto
– coinvolgimento della comunità locale in attività di agricoltura sociale e apicoltura (area Forte Acqui).

4-Interventi sul decoro urbano/amministrazione condivisa: a partire dalla ricognizione dello stato dei cortili, delle aree verdi attrezzate, e verificando anche lo stato delle abitazioni tramite visite domiciliari, l’azione prevede un consistente sforzo per la rimozione di ingombranti, la realizzazione di pulizie e l’allestimento di arredi che abbelliscano l’area.

Il metodo di lavoro prevede l’attivazione di cittadini motivati. L’attivazione ha come scopo la creazione di una rete di cittadini interessati alla cura dell’ambiente e alla prevenzione delle situazioni di degrado e abbandono. Su questo fronte sarà cruciale la collaborazione di Amag Ambiente. Trasversalmente alle singole azioni è prevista la raccolta sistematica delle informazioni riguardanti i cittadini beneficiari delle azioni: oltre alla finalità istituzionale definita dalla Regione, ovvero il monitoraggio e la misurazione dei risultati derivanti dalla realizzazione delle attività, si prevede lo studio e la rilevazione del loro “impatto” sulla popolazione interessata.

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