Autore Redazione
venerdì
30 Agosto 2024
05:53
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Cronaca - Alessandria

La storia del Ponte Tiziano e quell’incendio del 2007 le cui conseguenze si fanno ancora sentire

La storia del Ponte Tiziano e quell’incendio del 2007 le cui conseguenze si fanno ancora sentire

ALESSANDRIA – 1 milione di euro. Secondo il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante questa è la cifra per finanziare la riqualificazione complessiva del ponte Tiziano e che sarà richiesta al Ministero dei Trasporti. A prescindere dall’incidente del 15 agosto, infatti, è stato spiegato che era già in corso di valutazione una serie di opere di messa in sicurezza del ponte, destinato comunque a riaprire tra il 10 e l’11 settembre su due corsie. 

Per capire nel dettaglio tutte le criticità della struttura, inoltre, l’architetto Antonio Zappa, dirigente dei Lavori Pubblici, ha fatto un passo indietro spiegando la conformazione del Tiziano e le sue vicissitudini: “Fu progettato dall’ingegner Mancini del Politecnico di Torino tra il 1998 e il 1999, realizzato negli anni successivi e collaudato nel 2002. Il ponte è composto da blocchi di prefabbricati uniti uno all’altro attraverso cavi pretensionati. La struttura comporta quindi una attenzione particolare riguardo a possibili infiltrazioni d’acqua. Nel tempo si è generata una criticità. Questi cavi si trovano nel cemento armato: se si verifica una infiltrazione nelle guaine dove scorrono i cavi l’ossidazione non può essere riparata. Il collaudo non aveva ravvisato problematiche ma nel tempo alcuni eventi possono generare cambiamenti e, soprattutto, gli assestamenti che un ponte può avere possono generare problematiche”. 

Decisivo, in negativo, per la condizione attuale del ponte Tiziano fu l’incendio avvenuto a febbraio 2007 di un cunicolo che percorreva tutte le arcate.Vennero danneggiati alcuni cavi pretensionati. Si decise di sostituirli in tempi rapidi: si avvallò una procedura che prevedeva la foratura dell’impalcato. Questi fori, però, non furono poi ripristinati correttamente. Questo elemento ha accelerato il processo di ammaloramento e deterioramento”. Nella sua relazione consegnata a fine luglio, frutto delle indagini iniziate tre anni fa, inoltre, l’ingegner Blengino ha evidenziato l’ammaloramento dell’impalcato in diversi punti. Per questo il professionista ha ipotizzato interventi entro tre mesi, altri entro nove mesi fino al collaudo finale entro 18 mesi”.

Questi lavori andranno avanti mentre il ponte continuerà a essere percorribile. Per questo motivo, quindi, è stato deciso di approntare subito il cantiere per partire con i primi lavori già fattibili e finanziati, in attesa di quelli più radicali. “Saranno installate due lunghe file di new jersey per creare uno spazio operativo per consentire alle imprese di lavorare mentre il ponte è aperto. La riapertura immediata senza tenere conto di tutti questi elementi non sarebbe stata ragionevole” ha concluso l’architetto Zappa. La cantierizzazione dell’area costerà 140 mila euro, già stanziati e derivanti dal fondo di emergenza di Palazzo Rosso. In un secondo tempo, quando arriveranno i fondi del Ministero, si partirà con la seconda parte dei lavori. “Occorrerà riattivare la funzionalità di smaltimento dell’acqua piovana” ha spiegato ancora l’architetto “e che provoca un eccessivo ammaloramento dei giunti. Inoltre si dovrà provvedere allo sbancamento della sovrastruttura: andranno rifatte le protezioni”.

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